Corea del Sud: il virus Mers ha infettato 162 persone e ne ha uccise 20

Il virus Mers - la sindrome respiratoria del Medio oriente - di cui un focolaio ha infettato 162 persone in Corea del Sud uccidendone 20, non sarebbe una emergenza di salute pubblica di rilevanza internazionale, come Ebola o la polio. Lo ha detto il comitato di emergenza dell’Oms, secondo cui per il momento non c’è il segno di una trasmissione sostenuta del virus nelle comunità. «Le misure di salute pubblica prese dalle autorità in Sud Corea - spiega un comunicato - sembrano sufficienti a contenere il virus. Tuttavia rimane l’esigenza di un monitoraggio continuo della situazione».

L'ultima vittima è una donna di 54 anni, in condizioni di salute precarie a causa di problemi respiratori e pressione alta. Sulle 162 persone contagiate, 19 sono state dimesse grazie a una «guarigione
completa> , mentre 18 vertono in situazioni critiche. Quattro degli otto nuovi casi sono riconducibili al pronto soccorso del Samsung Medical Hospital, individuato come una delle fonti primarie del contagio, pari a circa la metà dei casi di infezione del virus potenzialmente mortale. Da domenica, la struttura, una delle 84 che hanno avuto contatti con contagiati Mers, ha subito una chiusura parziale e smesso di ricevere i pazienti ambulatoriali, nel tentativo di contenere il virus.

Oltre 5.500 persone sono ora in quarantena, in ospedale o casa, a causa della possibile infezione. Sono 365 le scuole chiuse contro le 2.622 dell'11 giugno: il team di esperti sudcoreani e dell'Organizzazione mondiale della sanità ha sollecitato le autorità di Seul a riaprirle dato che le scuole non sono state collegate alla trasmissione del virus.

Le persone in condizioni critiche, affette da diabete, insufficienza renale e malattie polmonari croniche, così come quelle con il sistema immunitario debole o compromesso, sono considerate a più alto rischio di infezione

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