Anziano solo di notte in una panchina, maresciallo gli paga l'albergo
È stato il comandante della stazione dei carabinieri di Gambolò (Pavia) a intervenire personalmente quando la pattuglia in servizio ha riferito di un anziano solo, seduto di notte su una panchina in corso Umberto I. Il maresciallo Andrea Montanari si è recato sul posto, erano da poco passate le 23 del 4 agosto, ed ha ascoltato la storia raccontata da quel signore ottantunenne, vedovo e pensionato.
«Era appena stato dimesso dall’ospedale di Mede - ha raccontato il sottufficiale - e non aveva un letto dove andare a dormire. Ho chiamato la residenza sanitaria per anziani di Gambolò, ma non avevano posto. Allora ho pensato all’albergo». E lì ha pagato di tasca propria.
«Per il saldo ho provveduto come qualsiasi altro cittadino avrebbe fatto. Con senso civico. Non vedo cosa avrei potuto fare di diverso», ha aggiunto. L’Hotel Milano è l’unico che c’è in paese. La famiglia Lugani lo gestisce dal 1968. «Avevamo posto e ho subito detto al maresciallo Montanari che avremmo ospitato quel signore - ha raccontato la titolare Giovanna Lugani, 58 anni -. Ha dormito da noi nella notte tra martedì e mercoledì. Conosciamo molto bene il comandante dei carabinieri della stazione, anche per il lavoro che facciamo. Poteva chiederci un favore ma non l’ha fatto, ha voluto saldare personalmente con la sua carta di credito».
L’ottantunenne, dopo aver trascorso la notte in albergo, è stato preso in carico ieri, mercoledì, dai servizi sociali di Vigevano. Il pensionato, originario di Caserta ma residente nel comune del Pavese, si era trovato sulla panchina di Gambolò perché non aveva più nessuna intenzione di ritornare nell’abitazione dove risiedeva. Vedovo, ha due figli: uno che risiede a Londra e l’altro che abitava nella stessa casa con l’anziano e che ora è irreperibile. «Ho parlato con gli uffici che si sono occupati del caso - ha spiegato il vicesindaco di Vigevano Andrea Ceffa (Lega) - è ovvio che di fronte a una situazione talmente delicata abbiamo subito preso in carico le sorti di questo anziano. Ora è stato riaccompagnato in ospedale, perché si era fatto dimettere volontariamente, ma ha ancora bisogno di cure. Poi abbiamo preso contatto con il figlio che risiede all’estero e dovrebbe arrivare in Italia a giorni. Assieme a lui cercheremo di risolvere la situazione».