Sanità

Morto il dottor Alberto Valli, ex primario di nefrologia al S. Chiara e al San Camillo

Chi lo conosceva bene parla di lui come di un ottimo medico, ma anche un personaggio versatile che al di là della passione per la medicina amava anche inventare strumenti per facilitare la vita dei pazienti

CUNEVO. Alberto Valli, ex primario di nefrologia all'ospedale S. Chiara prima e all'ospedale San Camillo poi (a lato una foto di quegli anni), ispettore micologico, è morto nei giorni scorsi a Cunevo, in val di Non, dove viveva. Aveva 85 anni e pochi mesi fa aveva avuto un grave lutto, la perdita della sua compagna.

Era stato tra i fondatori dell'Apan, Associazione provinciale amici della nefrologia, di cui tutt'ora era presidente onorario. Proprio lui, più di 40 anni fa, aveva avuto l'idea di creare un'associazione che si occupasse dei pazienti nefrologici. A quel tempo era primario dell'ospedale S. Chiara e in seguito ad un periodo lavorativo fatto presso l'ospedale di Montpellier diretto dal professor Mion, per specializzarsi nella dialisi peritoneale, aveva notato che i pazienti nefropatici francesi, dializzati o trapiantati, erano affidati a strutture parzialmente gestite dal settore privato, con l'impiego di volontari.

Tornato a Trento, e fondata la dialisi peritoneale all'ospedale Santa Chiara, coinvolse e sensibilizzò alcuni amici, per creare un gruppo di volontari che fossero in grado di assistere nelle piccole mansioni i malati di rene, facendo loro compagnia e offrendo assistenza dal punto di vista famigliare ed umano.

Chi lo conosceva bene parla di lui come di un ottimo medico, ma anche un personaggio versatile che al di là della passione per la medicina amava anche inventare strumenti per facilitare la vita dei pazienti. Parecchi anni fa aveva brevettato uno speciale catetere per la dialisi peritoneale, che ancora oggi è citato nei libri di testo di nefrologia, e anche un letto girevole per avvantaggiare i pazienti allettati. I funerali si sono svolti a Viggiù, (Varese), paese natale di Valli.