Ue e macroregione alpina, oggi confronto a Bruxelles
La macroregione alpina cresce e prende forma, in attesa del suo battesimo ufficiale a gennaio. Il progetto, che riguarda 7 Paesi, 48 Regioni, di cui 8 italiane, dalla Liguria al Friuli Venezia Giulia, passando per Piemonte, Valle d’Aosta, Lombardia, Veneto (che di alpino ha la vicina provincia di Belluno), e le provincie autonome di Trento e Bolzano, è stato al centro della giornata a Bruxelles, in un’iniziativa promossa dall’Euregio Tirolo-Alto Adige-Trentino nell’ambito degli Open Days - il laboratorio di discussione dei territori organizzato dal Comitato europeo delle Regioni e dalla Commissione Ue - e in un incontro voluto dalla Regione Lombardia all’Europarlamento.
«Abbiamo presentato agli europarlamentari italiani eletti nelle due circoscrizioni Nord-Est e Nord-Ovest il progetto della macroregione, con lo sforzo delle otto regioni italiane di fare squadra. Pur essendo governati da esponenti politici di partiti diversi, ci siamo impegnati tutti per far sentire una sola voce», spiega Roberto Maroni. L’obiettivo, come macroregione - avverte - è anche avere i fondi «che fino ad ora sono mancati».
E da Bruxelles il governatore del Piemonte Sergio Chiamparino chiede che nel Piano di investimenti Juncker siano incluse azioni per la tutela del patrimonio ambientale e contro il dissesto idrogeologico, invitando i parlamentari Ue a fare pressing. E ai territori che fanno parte del progetto lancia una «sfida»: provare a fare politiche comuni per la prevenzione dei disastri e la tutela ambientale, su cui concentrare risorse nazionali, regionali e Ue.
La Liguria «è lo sbocco per il Mediterraneo» della macroregione, segnala il governatore ligure Giovanni Toti che dal progetto si aspetta «un grande appoggio per le infrastrutture strategiche» a partire «dal Terzo valico. Ma anche »sostegno alle Pmi, ai porti di Genova, Savona, La Spezia e per risolvere il drammatico problema del dissesto idrogeologico e la tutela dell’ambiente».
Il presidente della Regione Valle d’Aosta, Augusto Rollandin sottolinea la »centralità del ruolo della montagna nel futuro assetto della macroregione« e l’»importanza dei temi ad essa correlati per garantire un sviluppo sostenibile ed equilibrato dell’intera area interessata dalla strategia europea«.
«Bolzano punta molto sull’autonomia, ma dobbiamo mettere insieme le strategie, altrimenti rischiamo di impegnarci senza centrare gli obiettivi. L’Europa deve crescere dal basso. Non ha senso se target e politiche ci vengono imposte dall’alto. Incontri come quelli di oggi sono molto importanti», dice l’assessore della Provincia autonoma Richard Theiner.