Provincia, 1.280 firme contro il progetto di trilinguismo
Sono 1.280 firme in calce ad una petizione per fermare il progetto di trilinguismo trentino presentate dai promotori del Comitato genitori alla quinta commissione del consiglio provinciale.
Criticato in particolare il metodo Clil, «per certi aspetti innovativo, ma che desterebbe diverse preoccupazioni e non poche criticità».
Al momento della sottoscrizione della petizione, nell’aprile scorso, le richieste prevedevano un supplemento d’indagine e una sperimentazione prima dell’introduzione.
Il metodo Clil, a giudizio dei firmatari, «sarà un fallimento perché necessiterebbe di requisiti precisi per dare risultati concreti, tra i quali: la non riduzione della complessità disciplinare, una buona conoscenza linguistica di partenza, classi differenziate in base al livello linguistico, la continuità didattica, la stabilizzazione degli insegnanti, competenze linguistiche certificate per gli insegnanti, un numero ridotto di studenti per classe». I firmatari si sono soffermati inoltre sulla mancanza di coinvolgimento e di informazione delle famiglie nel progetto.
«L’obiettivo certamente è ambizioso - ha sottolineato il presidente della Provincia Ugo Rossi - non facile da realizzare, coinvolge cambiamenti importanti per famiglie e insegnanti: siamo però convinti della bontà di un progetto che con lo sforzo di tutti, garantirà un miglioramento qualitativo per tutti.
Rossi ha quindi annunciato che questo venerdì si realizzerà un primo passaggio di verifica sulla sperimentazione.