Renzi: attacco alla libertà L'Iran: più duri contro l'Isis
I terroristi «stanno attaccando il nostro modo di vivere» ma «stamattina anche io ho riscoperto il dono dell’Europa che i nostri padri ci hanno lasciato, loro che hanno conosciuto la guerra e ci hanno lasciato la pace». Lo afferma il premier Matteo Renzi in merito agli attacchi di Parigi.
«Come tutti gli italiani, gli europei, provo dolore atroce per quanto avvenuto questa notte a Parigi. Questo è momento delle lacrime, dell’emozione, ma è anche il momento di tante domande», sottolinea il presidente del consiglio.
«Questa mattina anche io come tutti gli italiani ho cercato di domandarmi che cosa stessero mettendo in discussione i terroristi, forse ciò che abbiamo di più prezioso, la pace e la libertà, oltre alla vita. Ma io come tutti gli italiani so che i terroristi non vinceranno, che la libertà è più forte della barbarie, che il coraggio è più forte della paura», spiega Renzi nella sua dichiarazione sugli attentati di Parigi da Palazzo Chigi.
Dichiarazione che il premier, alcuni minuti dopo, riassume in un suo tweet: «Hanno colpito la Francia, ma colpendo la Francia hanno colpito l’umanità intera. L’Italia è al fianco della Francia».
Prorpio oggi era atteso in visita ufficiale a Roma il presidente iraniano Hassan Rohani, capo di uno Stato che rappresenta uno dei nemici dell’Isis in Medioriente: Teheran è un baluardo della minoranza islamica sciita, mentre il califfato terrorista è espressione del fondamentalismo di matrice sunnita (nasce cioè all’interno della corrente di gran lunga maggioritaria all’interno di questa religione monoteista.
La Farnesina rende noto che nel corso di una telefonata notturna, i ministri degli esteri Paolo Gentiloni e Javad Zarif hanno concordato il rinvio della visita del presidente Hassan Rohani in Italia. I due ministri sono d’accordo nel ritenere necessario concentrarsi sulla risposta alle terribili azioni terroristiche che hanno sconvolto la Francia.
E Rohani ha inviato un messaggio al suo omologo francese, Francois Hollande in cui definisce gli attacchi di ieri sera a Parigi «un crimine contro l’umanità» e li condanna «con vigore», «in nome del popolo iraniano, che è a sua volta stato vittima di terrorismo».
Condannando gli attacchi di ieri a Parigi, anche il ministro degli esteri iraniano Javad Zarif ha invocato unità e internazionale nella lotta contro il terrorismo globale, tornando ad accusare alcune potenze regionali di sostenerlo.
«Abbiamo sempre detto che il terrorismo e l’estremismo non possono essere una risorsa per nessuno» ma «rischi e minacce per la regione», ha detto ai giornalisti prima di partecipare all’incontro multilaterale di Vienna sulla crisi siriana.