Italiana accoltella a morte le sue due figlie in Gran Bretagna
È accusata di aver accoltellato a morte le sue due figlie, Evelyn di 3 anni, e Jasmine di 1. Lunedì comparirà dinanzi ai giudici della Crown Court di Bradford, circa 300 chilometri a nord di Londra. Samira Lupidi, di 24 anni - originaria di Martinsicuro nel teramano da dove è andata via nel 2011 - è la donna finita in carcere per omicidio volontario martedì 17 novembre.
La vicenda consumatasi nella cittadina inglese ha suscitato immediato orrore nella comunità locale, riporta la stampa inglese.
I carabinieri di Alba Adriatica (Teramo), intanto, hanno rintracciato il padre, Dario Lupidi, che vive a San Benedetto del Tronto (Ascoli Piceno). «Non vedo mia figlia da tre anni», avrebbe riferito. Ha fatto in tempo a conoscere solo la nipotina più grande; qualche volta il figlio di 19 anni che sta con lui ha avuto contatti con la sorella via Fb. Per questo padre sembra non ci siano possibilità di raggiungere la figlia per le difficoltà economiche in cui verserebbe.
Nel 2011 la 24enne si era trasferita in Inghilterra. A Bradford viveva con il marito Carl Weaver, di 31 anni. Forse tra loro i rapporti erano tesi. Probabilmente anche per questo si era trasferita in una casa di accoglienza per donne. Una zia dell’uomo, Julie, ha raccontato ai cronisti locali che «è assolutamente devastato. È come una bomba esplosa nel mezzo della nostra famiglia». E sul profilo Facebook dell’uomo compaiono diverse foto scattate con le due bimbe.
La Bbc riferisce che «dall’autopsia è emerso che le piccole sono morte a causa di più coltellate» e che «Lupidi è in custodia cautelare e comparirà davanti alla Crown Court di Bradford il 23 novembre». Il legale di Samira, Alison Todd, parla di una «giovane mamma sconvolta». Per questo la prima udienza è già stata rinviata. Molti gli abitanti della zona che hanno raggiunto il luogo dell’omicidio e tanti, secondo quanto riferisce la stampa locale, i mazzi di fiori lasciati sul posto. In un biglietto, si legge: «Riposate in pace angioletti, siete in mani sicure in paradiso».