Jet russo abbattuto: Putin «Turchia complice dell'lsis»
«È stata una pugnalata alle spalle da parte dei complici del terrorismo»: così, durissimo, il presidente russo Vladimir Putin parla della Turchia commentantando l’abbattimento da parte dell’esercito di Ankara di un jet russo impegnato nei raid in Siria.
«È stata una pugnalata alle spalle da parte dei complici del terrorismo»: così, durissimo, il presidente russo Vladimir Putin parla della Turchia commentantando l’abbattimento da parte dell’esercito di Ankara di un jet russo impegnato nei raid in Siria.
Secondo Ankara il velivolo militare avrebbe violato il suo spazio aereo, versione che Mosca nega.
Quanto accaduto, ha detto Putin, «avrà conseguenze tragiche nei rapporti tra Russia e Turchia». E ancora: è un «evento che va oltre i limiti dell’ordinaria lotta contro il terrorismo».
Intanto il ministro degli Esteri russo Serghiei Lavrov cancella la sua visita prevista per domani ad Ankara e Mosca sconsiglia i viaggi in Turchia mentre il ministero della Difesa russo parla di un “atto ostile” da parte della Turchia anche se vengono escluse minacce militari al Paese. Ma il ministero della difesa annuncia che l’incrociatore russo Moskva avanzera’ verso la costa di Latakia - dove si trova la base aerea russa - per rafforzare la difesa contraerea.
Gli Usa, per parte loro, confermano che il jet russo non avrebbe risposto agli avverimenti turchi.
«La Russia - ha avvertito tra l’altro il presidente Usa Barack Obama - deve spostare l’obiettivo dei suoi interventi” per colpire l’Isis e non i ribelli anti-Assad: la pace in Siria va vista attraverso i principi consolidati a Vienna. La Turchia ha il diritto di difendere il proprio territorio».
I due piloti del jet si sono lanciati col paracadute e da terra un gruppo di ribelli siriani ha aperto il fuoco contro di loro.
Entrambi, fanno sapere i ribelli, sarebbero stati uccisi. Dopo che il jet russo è stato abbattuto - ha detto il comandante di un gruppo di ribelli turcomanni nel nord della Siria, citato dall’agenzia di stampa turca Dogan, «abbiamo sparato a entrambi i piloti mentre stavano atterrando con il paracadute. I loro corpi sono qui».
Parole smentite, però, dalla tv turca che fa invece sapere che i piloti sarebbero vivi e si sarebbe aperto un canale per tentare la loro liberazione.
Un Consiglio atlantico della Nato è stato convocato dopo l’abbattimento del jet russo.
La Nato lancia un appello alla «calma e alla de-escalation» e sottolinea la necessità di «rafforzare il meccanismo per evitare questi incidenti nel futuro».
Lo dichiara il segretario generale della Nato, l’ex premier norvegese Jens Stoltenberg, al termine del Consiglio, indicando che oggi ci sono stati contatti diretti tra Ankara e Mosca.
«Gli accertamenti di diversi alleati hanno confermato» la versione della Turchia. Così Stoltenberg, ha risposto a chi chiedeva se l’Alleanza potesse affermare che il jet russo abbattuto aveva violato lo spazio aereo turco come sostenuto da Ankara. Fonti Nato confermano che per informazioni concordanti il Su-24 aveva sconfinato quando è stato colpito.
«La Turchia non esiterà ad esercitare i propri diritti che scaturiscono dalle leggi internazionali per proteggere la sicurezza dei suoi cittadini e le sue frontiere»: così nella lettera, ottenuta dall’Ansa, inviata da Ankara al Consiglio di sicurezza Onu e al segretario generale Ban Ki-moon dopo l’abbattimento del jet russo. L’aereo militare russo - sempre secondo la lettera di Ankara - “ha violato lo spazio aereo turco per 17 secondi”:
Il jet militare russo Su-24 è stato abbattuto intorno alle 9.20 di stamani (le 8.20 in Italia) al confine con la Siria. Secondo l’esercito di Ankara sono stati due caccia F-16 a colpire il jet, che aveva violato lo spazio aereo turco nel distretto di Yayladag, nella provincia sudorientale di Hatay, e l’abbattimento è avvenuto solo dopo che il velivolo aveva ignorato dieci avvertimenti nell’arco di 5cinque minuti, in base alle regole d’ingaggio.
Oggi anche un elicottero russo è stato colpito dal fuoco di insorti siriani ed è stato costretto a un atterraggio di emergenza nel nord-ovest del Paese.
Lo riferisce l’Osservatorio per i diritti umani in Siria, secondo cui il velivolo è atterrato nella zona controllata dalle forze governative siriane sostenute da Mosca. Un soldato russo è rimasto ucciso mentre si trovava a bordo di un elicottero Mi-8, colpito dal fuoco dei ribelli, impegnato nelle operazioni di ricerca del jet russo abbattuto.
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