Donna perde la figlia poco prima del parto

Ancora una gravidanza segnata dal lutto, questa volta a Piacenza

Ancora una gravidanza segnata dal lutto. Accade a Piacenza, dove una bimba non è venuta alla luce. Il feto è morto nel grembo della madre, che pochi giorni prima aveva passato senza problemi uno degli ultimi controlli in vista del cesareo, già fissato. L’altra notte però la madre si è presentata al pronto soccorso non avvertendo più segni vitali dalla bimba e si è così scoperto che era morta. Un’inchiesta è aperta, ci saranno accertamenti, e anche se in questo caso la madre sta, almeno fisicamente abbastanza bene, il pensiero corre alle cinque donne in gravidanza morte negli ultimi giorni in ospedali italiani.
 
Una serie che inevitabilmente ha messo in luce criticità nel settore, dalle tensioni che si creano per le chiusure di punti nascita giudicati non sicuri, ai problemi che la nuova normativa per i riposi in sanità sta caricando sugli organici ospedalieri. Problemi, questi ultimi, di cui i ginecologi hanno chiesto al ministro della Salute Beatrice Lorenzin di farsi carico.
 
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L’entrata in vigore anche in Italia della normativa Ue su riposi e orari di lavoro in sanità - hanno spiegato Nicola Colacurci, Paolo Scollo e Vito Trojano (rispettivamente presidenti dell’Associazione ginecologi universitari italiani, della Società italiana di ginecologia e ostetricia e dell’Associazione ostetrici ginecologi ospedalieri) - ha acuito la carenza nelle dotazioni di organico.

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