Unioni civili, da Radio Maria macabro attacco alla sen. Cirinnà
«Questa qui, Monica Cirinnà, mi sembra un po' la donna del capitolo diciassettesimo dell’Apocalisse, la Babilonia, che adesso brinda prosecco alla vittoria. Signora, arriverà anche il funerale, stia tranquilla. Glielo auguro il più lontano possibile, ma arriverà anche quello».
A pronunciare queste frasi choc è don Livio Fanzaga, direttore di Radio Maria, durante la rassegna stampa mattutina.
Nel mirino del sacerdote la parlamentare prima firmataria del ddl sulle unioni civili, in discussione in questi giorni al Senato.
Che su Twitter prontamente e con senso dell’umorismo replica: «Mò me lo segno», echeggiando una famosa scena del film «Non ci resta che piangere» in cui Massimo Troisi replica in questo modo a chi gli diceva «ricordati che devi morire».
Scena che Monica Cirinnà infatti allega al tweet.
Don Fanzaga aveva già tuonato nei giorni scorsi, sempre dai microfoni dell’emittente religiosa, contro la legge sulle unioni civili, definendo le famiglie omogenitoriali una «sporcizia».
«Tutte le tv, tutti i giornali - aveva detto - sono schierati dalla parte del diavolo. Fanno il lavaggio del cervello. Per cortesia, non tiriamo fuori la parola ‘arcobalenò applicandola alle famiglie in cui non si sa bene chi sia il padre e chi sia la madre, chi siano i figli o che cosa. Quella sporcizia lì non vedo che cosa abbia di arcobaleno. Queste forme sono una resa, come dire ‘ho una malattia e me la tengo».
Il sacerdote se l’era presa anche con la presidente della Camera, Laura Boldrini. «I bambini hanno il diritto di avere un papà e una mamma. Di questa elementare verità evidentemente si è dimenticata la presidente della Camera, signora Boldrini, che ha detto che l’utero in affitto è un diritto. Un diritto di chi? Boldrini non può fare propaganda per una parte, visto che rappresenta tutti gli italiani».
La rete si è scatenata twittando solidarietà alla senatrice Cirinnà e contumelie, come spesso avviene sui social, contro il sacerdote.