Benedizioni annullate a scuola: il Tar, sono un rito
E scoppiano le polemiche
Il presidente del Tar dell'Emilia-Romagna, Giuseppe Di Nunzio, ha avuto un colloquio con l'arcivescovo di Bologna, Matteo Zuppi, in merito alla sentenza del Tribunale amministrativo di alcune settimane fa che ha annullato la delibera con cui un consiglio di istituto a Bologna aveva autorizzato le benedizioni a scuola. Per il presidente la decisione è giustificata dal fatto che c'è una differenza tra rito religioso e tradizione cristiana. Di Nunzio lo ha detto a margine dell'inaugurazione dell'anno giudiziario del Tar emiliano-romagnolo.
«Ho avuto occasione di avere un simpatico colloquio con l'arcivescovo di Bologna - ha spiegato - Il colloquio era determinato da ben altre ragioni istituzionali, e così abbiamo discusso un po' di teologia: la differenza tra tradizione cristiana e rito cristiano».
Per il presidente «il cuore della sentenza è nel senso che la benedizione pasquale è un rito religioso, non è solo una tradizione religiosa, come può essere il crocifisso o il presepe».