Roma, caos centrodestra Anche Meloni si candida
«Sono venuta ad annunciare dopo attenta e accurata riflessione che ho deciso di correre per la carica di sindaco di Roma», lo ha detto oggi Giorgia Meloni (Fratelli d’Italia) incontrando la gente e la stampa a piazza del Pantheon.
Arriva dunque alle estreme conseguenze il braccio di ferro tra Silvio Berlusconi, che ha proposto e incoronato quale candidato sidnaco l’ex capo della protexione civile Guido Bertolaso, e il leader della Lega Nord Matteo Salvini che invece ha sostenuto la discesa in campo della esponente dell’ala destra della coalizione.
«Voglio fare un appello a Salvini, a Berlusconi e a tutto il campo del centrodestra: aiutatemi a non lasciare Roma ai 5 stelle, vinciamo insieme, si può fare», ha aggiunto Meloni.
«Bisogna tornare - ha proseguito - all’orgoglio di essere romani: prima c’era l’orgoglio di essere cittadino romano, ora si pensa ai topi, a mafia capitale: sono spaventata che i cittadini non ci credono più. Bisogna tornare all’orgoglio di dire ‘civis romanus sum’, bisogna alzare la testa.
Sono qui per unire, non per dividere. Vogliamo vincere e non regalare Roma a chi l’ha distrutta o al qualunquismo 5stelle.
Ogni donna deve scegliere liberamente come affrontare la gravidanza, nessun uomo può dirle cosa fare o non fare», ha proseguito riferendosi alla sua attuale condizione me alla battuta di GUido Bertolaso pronunciata l’altroieri («la Meloni pensi a fare la mamma»).
«Ce la mettiamo tutta, lo faccio con spirito di servizio, senza protagonismi. Si sa che avrei preferito passare tranquilla i mesi della gravidanza, i mesi più belli di una donna, però ho sempre considerato che se non ci fosse stata una candidatura migliore sarei scesa in campo», ha poi precisato Giorgia Meloni in conferenza stampa.
«Voglio fare una appello a Bertolaso: il suo curriculum è valore aggiunto, dacci una mano, vieni qui, lavoriamo ancora insieme», ha concluso.
A stretto giro la replica: «Io tradito dalla candidatura della Meloni? I politici hanno un’idea e il giorno dopo la cambiano. Io non sono un politico ma un tecnico, sono stati loro tre a chiedermi di candidarmi e io l’ho fatto», ha detto Bertolaso in diretta su Rai Radio2 « “Un giorno da pecora”, ospite del programma di Giorgio Lauro e Geppi Cucciari. Cosa risponderebbe quindi alla Meloni? «Che vado avanti come mi avevano chiesto due mesi fa e vado avanti come una ruspa». Vi sentirete con la neocandidata a sindaco di Roma? «Si, le scriverò stasera». Cosa le scriverà? «Le scriverò: cara Giorgia, io continuo a volerti bene nonostante tutto. E poi le manderò sette rose rosse», ha concluso il candidato sindaco.