Amnesty pretende la verità per Regeni
L’assemblea generale dell’associazione per i diritti umani tiene acceso il riflettore-mediatico sulla scomparsa del ricercatore italiano in Egitto
L’assemblea generale di Amnesty International Italia, cui prenderanno parte oltre 300 iscritti, tra delegati e soci singoli e che si terrà a Milano da domani a lunedì, il pomeriggio di domenica si trasferirà in piazza della Scala per dare vita ad una manifestazione per chiedere Verità per Giulio Regeni, il ricercatore italiano ucciso in Egitto in circostanze ancora oscure. Stando agli utlimi aggiornamenti, il 25 gennaio il ragazzo sarebbe stato arrestato dalla polizia de Il Cairo, che poi l'avrebbe consegnato ai servizi segreti. Le autorità egiziane - che sulla vicenda hanno fornito le versioni più diverse - hanno smentito, ancora.
Per quanto riguarda l’Italia, l’organizzazione chiede al governo e al parlamento di dare attuazione all’Agenda in 10 punti per i diritti umani in Italia presentata all’inizio della Legislatura. All’apertura dei lavori domani parteciperà anche il sindaco di Milano, Giuliano Pisapia. Tra gli ospiti previsti nel corso della tre giorni di lavori ci saranno Rachid Mesli, rifugiato politico, avvocato per i diritti algerino, che nell’estate 2015 Amnesty International Italia ha contribuito a non far estradare nel paese di origine; Goni Drory, coordinatrice dell’attivismo di Amnesty International Israele; Alessandro Comeni, presidente onorario dell’Associazione Radicale Certi Diritti.
Fondata nel 1975, Amnesty International Italia conta oltre 65.000 soci e sostenitori e 174 gruppi locali. L’organizzazione prende attualmente parte a numerose campagne internazionali, contro la pena di morte e la tortura, per il rispetto dei diritti umani di migranti, richiedenti asilo e rifugiati e per porre fine ai matrimoni forzati e precoci.