Il Tribunale civile di Modena ha stabilito che un papà, divorziato, deve mantenere il figlio di 28 anni anche se questo, dopo la laurea triennale, decide di non terminare il corso di laurea ma di iscriversi ad un corso di cinematografia in un'altra città e rimandare il suo ingresso nel mondo del lavoro.

Il caso è raccontato dalla Gazzetta di Modena. Secondo il padre dello studente, il ragazzo «non è meritevole di ulteriore sostegno economico, non avendo compiuto scelte lavorative volte all’autosostentamento o scelte di continuare studi confacenti alla sua formazione pregressa». Il suo ruolo di finanziatore deve dunque considerarsi, a suo avviso, concluso.

La madre, chiamata in causa, sta dalla parte del figlio. I giudici del Tribunale civile di Modena decidono di lasciare tutto com’è. Il padre, dicono, deve mantenere il figlio perché nulla è cambiato nelle disponibilità dei genitori e d’altra parte non lavorando non può mantenersi e non si può neppure impedirgli di seguire le sue aspirazioni.