Attentati, Israele sospende i permessi a 83 mila palestinesi
Israele ha sospeso i permessi d'ingresso a 83 mila palestinesi durante il mese di Ramadan in seguito all'attacco terroristico a Tel Aviv in cui sono rimaste uccise 4 persone. "Tutti i permessi per il Ramadan, in particolare per le visite di famiglie dalla Giudea-Samaria (Cisgiordania) in Israele, sono congelati", riferisce una nota dell'autorità di governo dei Territori (Cogat). La decisione colpirà 83mila palestinesi, ma anche altri 500 residenti di Gaza che hanno ricevuto il permesso di visitare i parenti durante il Ramadan.
La polizia sta presidiando in forza tutta la zona - una delle più frequentate della città - che si trova tra l'altro ad un passo dal complesso del ministero della difesa e molte strade sono state chiuse. Molti testimoni parlano di raffiche di spari e che uno degli autori era travestito da 'haredi', ebreo pio.
I media parlano di possibile "attacco terroristico a Tel Aviv" che sarebbe avvenuto, ha confermato la polizia, dentro il Mercato di Sarona e in una via adiacente. Il bilancio provvisorio dei feriti, secondo i media, è salito a nove, tutti raggiunti da spari. Tra questi, secondo la Radio Militare, ci sarebbe anche l'autore, o uno degli autori, dell'attacco. Entrambi, a quanto pare, sono stati "neutralizzati".
Sono due palestinesi di circa 20 anni i due autori dell'attacco terroristico a Tel Aviv. Lo dice il portavoce della polizia aggiungendo che provengono da Atta, un villaggio nei pressi di Hebron in Cisgiordania. I due terroristi sono stati arrestati - ha proseguito - e uno dei due è tra i feriti ricoverati in ospedale. Esclusa la presenza di un terzo assalitore. Il premier israeliano Benyamin Netanyahu, appena atterrato di ritorno da Mosca, ha subito tenuto una riunione di sicurezza a Tel Aviv.