Svizzera, il referendum per un'economia verde
Gli Svizzeri dovranno decidere domenica se intendono ridurre drasticamente l’«impronta ecologica» del Paese: gli elettori della Confederazione sono infatti chiamati alle urne per pronunciarsi sull’iniziativa popolare «Per un’economia sostenibile ed efficiente in materia di gestione delle risorse», promossa dal Partito ecologista svizzero.
Il testo, ritenuto irrealistico dal governo e dalla maggioranza del parlamento, chiede alle autorità di adottare misure affinchè l’economia elvetica impieghi le risorse naturali in modo più efficiente e preservi il più possibile l’ambiente.
«Entro il 2050 - stabilisce l’iniziativa - la Svizzera dovrà ridurre il suo consumo di risorse in modo tale che, rapportato alla popolazione mondiale, non superi le capacità della Terra».
Per i promotori, ci sono «tutti i presupposti per creare un’economia sostenibile. Mettiamo a frutto le nostre competenze tecnologiche e la nostra capacità d’innovazione per assicurare a lungo termine il nostro benessere e nel contempo proteggere l’ambiente , affermano.
Per il governo l’iniziativa in votazione »vuole ottenere troppo in troppo poco tempo« e la sua attuazione »richiederebbe misure radicali che potrebbero avere ripercussioni negative sulla competitività, la crescita e l’occupazione«.
A livello federale, gli Svizzeri dovranno votare su altri due argomenti: un’iniziativa che chiede che tutte le rendite di vecchiaia dell’Avs (pensioni), siano aumentate del 10% e un referendum sulla legge federale sulle attività di informazione e sicurezza interna.
Per il governo la nuova legge doterà il competente Servizio delle attività informative della Confederazione di strumenti moderni per individuare le minacce e salvaguardare la sicurezza del Paese. Per i promotori del referendum contro la nuova legge, essa spalanca le porte »allo Stato ficcanaso« consentendo ai »servizi segreti di infiltrarsi nella sfera privata dei cittadini».
L’esito delle votazioni appare incerto.