Il ponte sullo stretto? Una bufala presidenziale
«Oggi è la giornata mondiale del turismo indetta dall’Onu. L’Italia e il Sud hanno bisogno di vere infrastrutture, non di promesse, sprechi e opere inutili».
Lo afferma Alfonso Pecoraro Scanio, già ministro dell’ambiente e dell’agricoltura e docente di turismo alle Università Bicocca di Milano e Tor Vergata di Roma, rilevando che «Matteo Renzi poteva annunciare azioni concrete per il turismo, magari per quello sostenibile, cui l’Onu ha dedicato l’anno 2017».
«Invece si torna a parlare di quella bufala pluridecennale del ponte sullo stretto». L’Italia, secondo pecoraro Scanio, «ha bisogno di vera manutenzione di territorio e paesaggi, di più formazione e migliore promozione in questo settore che tutti definiscono strategico.
Dopo i soldi buttati in laguna con il Mose, ci vorrebbe più cautela a riproporre altri sprechi - continua l’ex ministro - . Il ponte sullo stretto è, tra l’altro, economicamente insostenibile quindi servirebbe denaro pubblico che andrebbe invece investito in opere per la messa in sicurezza contro terremoti, frane e alluvioni oppure in strade e ferrovie che le regioni Calabria e Sicilia attendono da anni».
«Gli Italiani - conclude Pecoraro Scanio - credono nel turismo, come dimostra l’anticipazione del nuovo rapporto realizzato da IPR-Marketing e Fondazione Univerde su »Italiani, turismo sostenibile ed eco turismo«. Ben l’84% degli intervistati ritiene che il turismo sia il principale settore in cui investire per creare occupazione e sviluppo sostenibile.
Chiedo al Governo che nella prossima legge di stabilità si tagli qualche opera inutile e si incentivi il turismo sostenibile. Questo è un futuro di benessere duraturo per l’Italia.