Polanski rischia l'estradizione Ancora guai giudiziari per il regista
Potrebbe di nuovo rischiare l’estradizione in Usa il regista Roman Polanski. La Corte Suprema di Varsavia, scrive oggi l’agenzia Pap, affronterà il 6 dicembre la richiesta presentata dal ministro della giustizia polacco Zbignew Ziobro che a maggio, nella sua qualifica di procuratore generale, ha presentato appello contro la decisione del tribunale di Cracovia che un anno fa, il 30 ottobre 2015 aveva respinto la richiesta di estradizione presentata dagli Usa nei confronti del regista premio Oscar, accusato di aver stuprato nel ‘77 l’allora tredicenne Samantha Gailey (oggi Geimer).
La domanda di estradizione era arrivata in Polonia nel 2014, dopo che Polanski, che oggi ha 83 anni, era stato ripreso dalle tv a Varsavia come ospite della cerimonia di inaugurazione del nuovo Museo dedicato alla storia degli ebrei in Polonia.
Interrogato allora dalla procura locale, il regista - cittadino polacco di origine ebrea, in possesso anche della cittadinanza francese - aveva dichiarato di aver «fiducia nei giudici polacchi».
Il 30 ottobre dello scorso anno il tribunale di Cracovia aveva respinto la domanda di estradizione e la procura locale non aveva fatto appello. Dopo le elezioni del 25 ottobre scorso vinte dal partito conservatore Diritto e giustizia (Pis) la carica del procuratore generale - che per qualche anno era stata separata da quella del ministro di giustizia - è nuovamente tornata nelle mani del guardasigilli.
«Polanski non può essere giustificato solo perché è una persona nota» - aveva sostenuto a maggio 2016 il ministro e procuratore Ziobro, annunciando il ricorso in Cassazione.
Nel suo ricorso, secondo quanto riporta il sito belga La Libre, Ziobro rimproverava al tribunale di Cracovia di aver rinunciato a «chiarire sufficientemente» alcune circostanze legali in vigore negli Stati Uniti e di aver deciso «in modo troppo selettivo e troppo unilaterale in favore di Roman Polanski».
La Corte suprema ora può sia confermare la decisione del tribunale di Cracovia e quindi ribadire no alla richiesta americana di estradare Polanski, sia bocciarla in maniera parziale o totale riportando la questione davanti a un tribunale. La decisione, secondo uno degli avvocati del regista potrebbe arrivare anche in giornata, il 6 dicembre.