Francia, destra più destra Fillon vince le primarie
Francois Fillon trionfa nelle primarie della destra francese. "Ho sentito gradualmente l'onda che ha travolto tutte le previsioni. Ha vinto la Francia della verità e dell'azione", ha commentato
Nel momento della vittoria, Fillon ha rivolto il primo pensiero a Nicolas Sarkozy, da lui eliminato al primo turno, e un "messaggio di amicizia, stima e rispetto" al candidato sconfitto, Alain Juppé. Quello che si chiude è stato "un quinquennio patetico" - ha detto Francois Fillon nel primo intervento da candidato all'Eliseo investito dalle primarie della destra - "dobbiamo ripartire in avanti come mai abbiamo fatto negli ultimi 30 anni".
"Questa sera - ha detto Fillon - tendo la mano a tutti quelli che vogliono servire il nostro Paese".
Francois Fillon, 62 anni, è stato il primo ministro di Nicolas Sarkozy dal 2007 al 2012.Con lui si annuncia una svolta "neothatcheriana" nell linea politica della destra francese che deve affrontare la concorrenza del Fronte nazionale di Marine Le Pen. Insomma una radicale svolta a destra, con marcato conservatorismo nei valori e altrettanto marcato liberismo in economia e nei diritti sociali.
Appassionato pilota, fan della 24 ore di Le Mans e cattolico praticante ha pochi vezzi. Il più strano quello di indossare calze rosso cardinalizio acquistate rigorosamente in una celebre sartoria ecclesiastica del centro di Roma.
Elegantissimo (solo abiti cuciti su misura) è sposato con la gallese Penelope Kathryn Clarke, conosciuta sui banchi di scuola, da oltre 35 anni ed ha cinque figli.
Nel corso della sua carriera Fillon, che in politica estera sostiene tra l'altro la riapertura di un'ambasciata a Damasco e buone relazioni con la Russia di Putin togliendo le sanzioni e cooperando con Mosca sulla Siria e contro l'Isis, è stato anche più volte ministro, in diversi dicasteri.
"Congratulazioni a Fillon per l'ampia vittoria. Da stasera sono con lui, gli auguro buona fortuna per la vittoria a maggio": così, visibilmente commosso fra gli applausi dei suoi sostenitori, Alain Juppé ha riconosciuto la sconfitta nelle primarie della destra. "Ringrazio tutti anche se il risultato non è stato all'altezza delle speranze", ha detto Juppé. "Concludo questa campagna da uomo libero, che non ha fatto compromessi né su come è né su quello che pensa".
Lo scrutinio di circa 2.000 seggi su 10.000 ha dato una percentuale del 69,5% per Fillon contro il 30,5% per Alain Juppé. Lo ha annunciato la responsabile dell'authority delle primarie dei Républicains, Anne Levade. Netta vittoria di Francois Fillon alle primarie della destra. L'affermazione su Alain Juppé al ballottaggio conferma i sondaggi degli ultimi giorni: oltre il 60% per il vincitore, sotto il 40% per il sindaco di Bordeaux.
Ma se il voto ha archiviato la partita a destra, a sinistra "Manuel Valls ha puntato un missile a testata nucleare contro l'Eliseo", come ha osservato il giornalista politico Olivier Mazerolle: in un'intervista fatta uscire come una bomba ad orologeria proprio nel giorno della proclamazione del candidato dei Républicains, il premier si è detto pronto a scendere in campo nelle prossime primarie della gauche, anche contro Hollande. Una situazione che fin qui, nella Quinta Repubblica, non si era mai verificata. Un avvicinamento alla discesa in campo, da parte di Valls, che da un mese, giorno dopo giorno, si è accelerato.
Un Hollande che fonti dei media vicini alla presidenza descrivono come "furioso" potrebbe decidere già oggi un rimpasto di governo con l'uscita di Valls.
A meno che, il premier non decida di anticipare le mosse del presidente e dimettersi, annunciando poi la discesa in campo in settimana. Hollande ha fissato il 10 dicembre come data per sciogliere la sua riserva e dichiararsi in corsa per le primarie della gauche del 22 e 29 gennaio. Ma la situazione è precipitata e i prossimi giorni, con la destra ormai allineata dietro il suo riunificatore, si annunciano molto movimentati nel campo della maggioranza e del Partito socialista. Con prospettive non incoraggianti: "Noi possiamo uscire polverizzati dal primo turno delle presidenziali - ha avvertito Valls -. La sinistra può morire".