Migranti, no di Grillo ai Cie «Alimentano le mafie»
Sul fronte rovente dell'immigrazione non si placa la polemica politica, e mentre il ministro dell'Interno Marco Minniti prosegue il suo viaggio nel Mediterraneo, sindaci e governatori chiedono di poter far lavorare i migranti ospitati dai comuni. Forte l'intervento di Beppe Grillo: «aprire un Cie per regione, come propone il ministro Minniti, rallenterebbe solo le espulsioni degli immigrati irregolari - fa sapere dal suo blog il leader M5S - e non farebbe altro che alimentare sprechi, illegalità e mafie, con pesanti multe (pagate dai cittadini italiani) per la violazione di sentenze della Corte di Giustizia Europa e della Corte Costituzionale in materia di diritti umani».
Per il leader dei pentastellati è dunque venuta l'ora di «identificare chi arriva in Italia, scovare i falsi profughi, espellere rapidamente gli immigrati irregolari nel giro di qualche giorno, senza parcheggiarli in inutili Cie spesso gestiti dalle mafie, accogliere chi ha diritto d'asilo ed integrare seriamente gli immigrati regolari. Sono cose che il M5S afferma con buonsenso da anni».
Grillo ricorda poi che con la proposta di abolizione del reato d'immigrazione clandestina votata dagli iscritti M5S («reato inutile che ancora non è stato cancellato dal governo Pd-Ncd) miravamo a rendere più snelle le espulsioni, diminuire i costi a carico dei cittadini e facilitare il duro lavoro di magistrati e forze dell'ordine». Un programma serio sul tema dell'immigrazione, sottolinea ancora Grillo, deve riuscire a coniugare «buonsenso, rispetto ferreo della legalità e diritti umani».