Ambulante fugge ai controlli e muore per strada
«È stato investito da un motorino dei vigili urbani in borghese mentre scappava dal controllo. È caduto e ha battuto la testa». Così alcuni ambulanti africani raccontano gli ultimi atti di vita di Nian Maguette, 54, l’ambulante senegalese morto a Roma mentre fuggiva da un controllo antiabusivismo della polizia municipale.
Gli ambulanti indicano anche una macchia sull’asfalto del marciapiede, all’angolo con Lungotevere: «quello il sangue di Niam».
Maguette sarebbe stato inseguito da vigili in borghese, secondo la versione di altri ambulanti, smentita seccamente dalla polizia municipale. L’uomo era da più di 20 anni in Italia, hanno detto i connazionali, e ha due figlie qui. Il resto della famiglia è in Senegal, da dove Maguette era tornato circa un mese fa. Il fatto è avvenuto attorno alle 13.
«Non esiste coinvolgimento diretto tra l’operazione antiabusivismo avvenuta stamattina e il decesso del cittadino senegalese avvenuto a circa 500 metri di distanza». Lo sottolinea il Comando della polizia di Roma Capitale. «Gli agenti intervenuti spiegano che non c’è stato alcun inseguimento - sottolineano dal Comando - Auspichiamo che chi indaga faccia luce sulla vicenda. Esprimiamo vicinanza alla famiglia dell’uomo e a tutta la comunità senegalese».
Ascoltati dalla polizia diversi testimoni per far luce sulla morte del venditore. Secondo quanto si è appreso, alcuni testimoni lo avrebbero visto accasciarsi per terra mentre era da solo. Per accertare le cause della morte dell’ambulante sarà effettuata l’autopsia.
Caos sul lungotevere a Roma, nella zona dove è morto l’ambulante senegalese. Il traffico è congestionato con conseguenti ritardi delle linee bus. Lunghe code vengono segnalate tra Ponte Amedeo Savoia e Ponte Garibaldi in direzione Ponte Testaccio e sul Lungotevere de’ Cenci dove decine di immigrati stanno manifestando per quanto accaduto. Alcuni ambulanti immigrati che hanno inscenato una protesta sono stati poi allontanati dalle forze dell’ordine.