Cyber attacco globale. esperto sospetta della Corea del Nord
Potrebbe esserci la Corea del Nord dietro il maxi cyberattacco degli ultimi giorni che ha colpito centinaia di migliaia di computer in decine di Paesi: lo sostiene il ricercatore di Google Neel Mehta, che ha trovato delle similitudini tra il codice trovato nel ransomware WannaCry - cioè il software usato dagli hacker - ed i micidiali software utilizzati dal Lazarus Group, ovvero un gruppo di hacker ritenuto al soldo di Pyongyang.
Lo riporta la Bbc online.
Secondo la società russa Kaspersky specializzata nella sicurezza informatica «la scoperta di Neel Mehta rappresenta l’indizio più importante ad oggi sulle origini di WannaCry»: tuttavia, ha sottolineato, servirebbero molte più informazioni sulle precedenti versioni di WannaCry prima di arrivare a qualsiasi conclusione.
Il virus del cyber attacco globale è stato sviluppato da «criminali o nazioni straniere», ha detto per parte sua Tom Bossert, consigliere della Casa Bianca per la sicurezza domestica.
Colpito - ha aggiunto - solo poche aziende americane mentre il sistema federale americano non è stato toccato.
Bossert ha riferito che sono stati pagati meno di 70 mila riscatti e che in nessun caso hanno portato al recupero dei dati.
Complessivivamente, ha aggiunto, sono stati colpiti circa 150 Paesi nel mondo ed oltre 300 mila pc.