M5S, a Trento critiche a Fraccaro «Troppe decisioni calate dall'alto»
Tre punti all'ordine del giorno e tre ore previste per la discussione. Ma gli argomenti non sono mancati e alle 23 il confronto era ancora vivo e ben lungi dalla chiusura. Il Meetup Trentino del Movimento 5 Stelle si è tenuto ieri sera all'hotel Adige a Mattarello e già dall'invito - «Confronto su problematiche interne» - si potevano intuire i toni dell'incontro, toni che si sono alzati nella seconda parte del dibattito con il consigliere comunale Andrea Maschio che non le ha mandate a dire al deputato Riccardo Fraccaro e alle decisioni «calate dall'alto». Serata riservata ai soli iscritti, come chiesto da alcuni membri della piattaforma online in applicazione ad un articolo del regolamento.
Decisione che non ha trovato d'accordo il consigliere provinciale Filippo Degasperi («Non comprendo questi incontri a porte chiuse» ha detto a margine del confronto), ma tant'è: nella sala hanno potuto accedere solo gli iscritti. Al primo punto dell'ordine del giorno il ruolo dell'organizer del gruppo, in merito alla recente estromissione e poi riammissione alla piattaforma di quattro militanti. La sospensione era stata presa da Roberto Campopiano, che in una comunicazione parla di «solitudine e di mancanza assoluta di supporto» al suo ruolo, e di sentirsi «abbandonato a se stesso».
Ma è sul secondo punto - «Discussione su mancata collaborazione tra portavoce» - che la sala si è scaldata. «Il Meetup non è più un organismo di confronto. Non lo è da quando Roberto Fico ha detto che il Meetup non conta. Ed è stato proprio Fraccaro a comunicarlo - ha spiegato Degasperi a margine dell'incontro - Il problema dei Cinque Stelle è che, dopo che il Meetup è stato depotenziato e considerato non più uno strumento istituzionale, non esiste un luogo in cui ci si confronta e si decide. Io, ad esempio, vivo in una sorta di isolamento. Con chi mi confronto? Con chi discuto? La mia proposta è di organizzare con regolarità incontri con gli attivisti, di trovare un luogo in cui la posizione ufficiale di M5S si possa conoscere e concretizzare, sennò ci arriva il "prodotto già confezionato". Anzi, se volessimo essere ortodossi, la posizione del movimento dovrebbe nascere proprio dal territorio».
La piattaforma online è andata bene fino a questo momento, ma occorre qualcosa di più per non fare confusione. Il deputato Fraccaro rimane, ovviamente, uno dei punti di riferimento locali, ma gli impegni romani lo tengono lontano: questa assenza - seppur giustificata - dal Trentino incide fortemente sul sentiment dei militanti Cinque Stelle, che mal sopportano le decisioni prese dall'alto senza alcuna condivisione. Degasperi con la sua posizione sui migranti è già stato al centro di un confronto all'interno del Meetup ad inizio luglio.
Ieri sera dito puntato contro l'onorevole Fraccaro, mentre i consiglieri comunali di Trento, per evitare futuri fraintendimenti, chiedono un «referente operativo», non prettamente «politico», una figura che interagisca puntualmente con il territorio. «Potrebbe anche essere un collaboratore di Fraccaro con cui sentirsi spesso» spiegava ieri, prima della serata, il consigliere comunale Andrea Maschio evidenziando che «non si è mai parlato di un coordinatore regionale» e che un «referente» consentirebbe a M5S del Trentino di «essere più operativo».