Vietri, allarme per focolaio di morbillo in due hotel
Tre donne, dipendenti di due Hotel, contagiate dal morbillo e 700 ospiti "a rischio".
È accaduto a Vietri sul mare (Salerno), dove è stato segnalato un nuovo focolaio della malattia. Delle tre donne colpite, nessuna era stata vaccinata.
I casi confermati riguardano due addette alla reception e una cameriera di sala mentre i contatti sospetti coinvolti, ovvero gli ospiti presenti nei due hotel, sono circa 700. Le tre donne hanno un’età compresa tra i 25 e i 34 anni, mai sottoposte a vaccinazione, e per una di loro nei giorni scorsi si è reso necessario il ricovero in ospedale. Attualmente, le donne stanno bene e sono in via di guarigione.
Quanto agli ospiti delle strutture alberghiere interessate, è stato possibile risalire ad una buona parte di loro contattando direttamente le Asl di residenza e proseguono le azioni per rintracciare gli altri ospiti al momento ancora non contattati.
Da parte sua, la Asl di Salerno tranquillizza: «La situazione è sotto controllo e non è il caso di fare allarmismi», dice all’ANSA il direttore del servizio epidemiologico e prevenzione dell’Asl Annalisa Caiazzo, che ha tenuto a sottolineare che «l’Asl fornisce ottime coperture vaccinali».
I tre episodi di morbillo si sono registrati una settimana fa e le autorità sanitarie hanno provveduto ad avviare tutte le procedure da attuare in questi casi. Si è appreso, inoltre, che nell’ultimo mese si sono registrati altri due casi nel Salernitano: a Scafati (un bambino di un anno) e a Sarno.
Intanto, secondo gli ultimi dati dell’Istituto superiore di sanità, sono stati 401 a giugno 2017 i casi di morbillo registrati in Italia a fronte degli 85 registrati a giugno 2016 (+370%).
Salgono così complessivamente a 3.500, da inizio anno, i contagi segnalati: nel 35% dei casi è stata registrata almeno una complicanza e 2 sono stati i decessi. L’89% dei contagiati non era vaccinato. Inoltre, il 56% dei casi è stato registrato tra 15 e 39 anni, il 6% invece, ovvero ben 210 casi, ha riguardato bimbi sotto l’anno di vita, i più a rischio e quelli che ancora non possono essere vaccinati. Registrati, infine, 255 casi tra operatori sanitari. Il problema riguarda però, avverte l’Oms, tutto il continente, con il virus che è attivo in Austria, Bulgaria, Germania, Italia, Romania e Spagna, mentre il Portogallo ha dichiarato lo scorso 5 luglio la fine della propria epidemia. In tutto i morti in Europa sono stati 35 nell’ultimo anno.
In Italia, dall’inizio del 2017, due sono i decessi confermati: una bambina di nove anni morta a Roma a fine aprile per polmonite e insufficienza respiratoria causate dal morbillo e un bambino malato di leucemia deceduto a Monza sempre lo scorso giugno.
A questi potrebbe aggiungersi, se sarà confermato, un terzo caso: una bimba di 16 mesi deceduta a Roma nei giorni scorsi e risultata positiva alla malattia.