Calcio sotto shock: morto ad Udine Davide Astori

Il giocatore aveva 31 anni ed era il capitano della Fiorentina. Il procuratore di Udine: «Arresto cardiocircolatorio, strano che accada ad un professionista così monitorato»

La tragedia

Tragedia nella notte ad Udine: nell'albergo che ospitava la Fiorentina è morto il capitano viola Davide Astori. Annullata ovviamente la partita in programma alla Dacia Arena.

Bergamasco di San Giovanni Bianco, era cresciuto nel Ponte San Pietro per poi passare alle giovanili del Milan: in Trentino i più appassionati lo ricorderanno, nel 2004, in campo con la formazione Allievi del Milan al trofeo Beppe Viola di Arco.

Si era fatto le ossa tra Pizzighettone e Cremonese per poi passare al Cagliari e da lì alla Roma, prima dell'avventura alla Fiorentina. In Nazionale aveva totalizzato quattro presenze nell'Under 21 e quattordici nella Nazionale maggiore, segnando una rete in Confederations Cup nel 2013 contro l'Uruguay.

"L'idea è che il giocatore sia deceduto per un arresto cardiocircolatorio per cause naturali", anche se "è strano che succeda una cosa del genere a un professionista così monitorato senza segni premonitori". Lo ha detto il Procuratore capo di Udine Antonio De Nicolo in merito al decesso di Davide Astori.

Addio Astori

Dieci anni nel grande calcio, conditi da 14 presenze in nazionale e il bronzo alla Confederation Cup del 2013: Davide Astori, scomparso improvvisamente all'età di 31 anni, era il capitano della Fiorentina, la squadra in cui giocava da tre anni. Difensore centrale mancino, Astori aveva compiuto gli anni lo scorso 7 gennaio: era nato a San Giovanni Bianco, un comune del bergamasco nel 1987 e lì aveva mosso i primi passi, prima di essere notato dagli osservatori del Milan che lo presero per la squadra Primavera per poi girarlo in prestito nelle squadre minori (Pizzighettone, Cremonese).

Nel 2008 arriva a Cagliari dove resta per sei anni (esordisce in Serie A a Siena ad appena 21 anni) e dove si fa notare e valere, tanto da guadagnare la convocazione in azzurro (nel 2011 nell'amichevole Ucraina-Italia), fino all'approdo alla Roma che si aggiudica il derby di mercato con la Lazio e lo porta a Trigoria. Con la maglia giallorossa (29 presenze e una rete) Astori debutta anche in Champions League ma a fine stagione la Roma non lo riscatta e nell'agosto 2015 il Cagliari, titolare del cartellino, ufficializza il suo passaggio alla Fiorentina con la quale gioca quasi 100 partite, diventandone capitano a inizio dell'ultima stagione. Nel giugno 2013, quando ancora vestiva rossoblù, l'allora ct Cesare Prandelli lo convoca per Confederations Cup in Brasile dove Astori segna il suo primo gol in nazionale (nella finale per il terzo posto contro l'Uruguay): è un gol per certi versi storico perchè è il primo gol di un giocatore del Cagliari in nazionale dopo quarant'anni, l'ultimo nemmeno a dirlo era stato Gigi Riva.


Il commissario straordinario della Lega, Giovanni Malagò, ha deciso di rinviare a data da destinarsi tutte le gare in programma oggi dopo la tragica scomparsa del capitano della Fiorentina.

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