Biancofiore: Silvio e Di Maio devono incontrarsi
«Sono sorpresa dalla reazione degli alleati all’appello del rispetto della democrazia fatta ieri al Quirinale dal Presidente Berlusconi, certamente col più classico slancio indomito che lo caratterizza. In virtù di quell’unità proclamata e non discutibile, mi sarei aspettata viceversa una levata di scudi contro le calunniose - per tutto il centro destra - parole di Di Battista». Lo scrive in una nota Michaela Biancofiore, parlamentare FI e coordinatore regionale del Trentino Alto Adige.
«Loro si sentono i ventennali alleati del male assoluto?», chiede Biancofiore. «Berlusconi non ha mai posto veti ai 5 stelle e tanto meno a Di Maio, proprio perché - sottolinea - conosce l’ABC della democrazia e nutre rispetto per quel ragazzo - self made man politico - che ha avuto la capacità di prendere 11 milioni di voti. Lo stesso rispetto, semplicemente - che pretende giustamente per lui e per Forza Italia, ovvero per i tanti italiani che lo hanno votato dal 1994 e il 4 marzo. Di Maio, che per primo aveva annunciato nel post voto che avrebbe parlato con tutti, nessuno escluso», prosegue Biancofiore, «ha il dovere morale di incontrarlo senza pregiudizi dettati da un cordone di interessati pro domo propria e senza intermediari. Sono certa che non solo sarebbe un incontro stimolante e produttivo per il Paese, ma che troverebbero sintonia vista anche la capacità caratteriale di Berlusconi, di perdonare anche le più disumane accuse alle quali è stato sottoposto da quando ha deciso di scendere nell’agone politico».