Scendono i consumi di tabacco -300 milioni di euro nel 2017
Continua il calo dei consumi di tabacco in Italia e con esso diminuisce la redditività dell'intero comparto
Continua il calo dei consumi di tabacco in Italia e con esso diminuisce la redditività dell'intero comparto. Si profilano nuovi scenari di mercato. È quanto emerge dal quarto Rapporto sulla distribuzione dei tabacchi lavorati in Italia realizzato da Logista Italia, uno dei distributori leader nel mercato della distribuzione del tabacco e dalla Federazione Italiana Tabaccai che associa la maggior parte dei titolari delle oltre 54 mila tabaccherie.
Il Rapporto evidenzia nel 2017 un calo delle vendite, con una perdita di un milione di chili (-1,5%) e di 300 milioni di euro (-1,7%) rispetto al 2016, mentre in termini di gettito erariale si registrano oltre 200 milioni di euro in meno rispetto all'anno precedente. La rete distributiva del tabacco assicura annualmente un'entrata allo Stato pari a circa 14 miliardi di euro, il 7% del totale delle imposte dirette. Un gettito che, pur se garantito dalla riscossione realizzata «attraverso una rete sicura e affidabile, in costante e puntuale interazione con l'Amministrazione finanziaria», conferma la tendenza negativa del 2016.
A livello territoriale, il consumo risulta in diminuzione, ma l'area in cui si fuma di più resta il Sud con il 34,8% dei volumi totali (-1,9% rispetto al 2016), seguita dalle regioni del Nord Ovest con il 25,3% (con un calo del 1,4%), dal Centro con il 23,9% (in calo del -1,6%) e dall'area del Nord Est con una quota del 16,0% (-0,6%). Continua ad essere costante invece il mercato illecito, che per il 61% è formato da tabacchi provenienti clandestinamente da paesi extra Ue e con una quota del 7% di sigarette contraffatte.
Complessivamente il mercato illegale copre il 5% del totale e sottrae oltre 600 milioni l'anno di introiti erariali. Diminuisce di conseguenza anche il reddito dei tabaccai.
Considerati gli indici di rivalutazione, le tabaccherie nel 2017 hanno incassato dalla vendita del tabacco il 7,5% in meno rispetto a 10 anni fa. Nonostante ciò, grazie agli investimenti in termini di innovazione, tecnologia e professionalità che continuano a caratterizzare il sistema di distribuzione e commercializzazione dei tabacchi, la rete, adeguatamente supportata, è in grado di porsi al centro delle nuove sfide del mercato, con una particolare attenzione ai nuovi scenari rappresentati dai prodotti a rischio ridotto per i quali si registra un forte interessamento del mercato.