Ostia, sgomberata casa Spada Occupata abusivamente da anni
Un appartamento di edilizia popolare ad Ostia, occupato abusivamente da dieci anni e completamente ristrutturato con colonne di marmo e un arredamento in stile barocco. Vincenzo Spada, uno dei nipoti del boss Carmine, aveva trasformato una casa del Comune di Roma destinata ai bisognosi in una lussuosa suite scelta come dimora per lui e la sua famiglia. Ma la linea dura degli sgomberi non ha risparmiato neppure il clan, che già in passato era stato accusato di gestire il racket delle case popolari in quella zona del litorale romano.
Il blitz della polizia locale di Roma e degli agenti è avvenuto all’indomani dell’esplosione di uno dei due ordigni rudimentali lanciati sul balcone dei genitori della collaboratrice di giustizia, Tamara Ianni, che raccontò dall’interno alcuni dei meccanismi e dei nomi del malaffare di Ostia messo in piedi dagli Spada.
E dopo poco più di 24 ore, all’alba le forze dell’ordine sono salite al primo piano dell’edificio protetto dalle inferriate al numero 20 di via Ingrao, a Nuova Ostia, varcando la soglia dell’abitazione di Vincenzo Spada, soprannominato «Gnocco»: è il figlio del boss ‘Pele« morto in carcere nel 2016 che, secondo gli inquirenti, avrebbe gestito il ‘racket’ delle case popolari a Ostia.
È durato ore il via vai della famiglia dello »Gnocco«, che fino a ieri abitava in quella casa con la moglie Tamara Suleyman, figlia di »Franchino l’Iracheno«, mentre i figli della coppia sono stati ora affidati ad una parente. E durante il trasloco lampo, gestita da un’apposita ditta, non sono mancate le urla di alcune donne della famiglia contro la giornalista di Repubblica, Federica Angeli: »Sei una carogna. Una pappona sotto scorta«, hanno gridato alla reporter che si trovava sul posto per lavoro e che vive sotto scorta dal 2013 dopo le minacce di morte ricevute proprio dai clan. Poco dopo la polizia locale ha identificato la mamma di Vincenzo Spada e altre tre donne della famiglia. «Danneggi delle brave persone», hanno detto alla giornalista mentre abbandonava il posto in macchina.
In quella zona, a piazza Gasparri, l’edilizia popolare appare gestita dalla famiglia sinti. Nel corso dei controlli nella palazzina i caschi bianchi hanno accertato furti di energia elettrica e verificato un’altra abitazione occupata abusivamente da una donna che avrebbe detto di essere lì perché ospite di un altro componente della famiglia Spada. Su questi episodi di illegalità nell’edificio sono in corso ulteriori indagini di polizia giudiziaria.
Nel mondo politico, tra i primi ad esprimere soddisfazione per l’operazione sono stati, il ministro dell’Interno, Matteo Salvini, e la sindaca Virginia Raggi, che oltre a ringraziare le forze dell’ordine hanno espresso solidarietà alla giornalista Federica Angeli.