Rimborsi, Bezzi record in consiglio Oltre 42mila euro per i viaggi
La classifica completa
Giacomo Bezzi (ex Forza Italia), ricandidatosi con l’Udc in queste elezioni, con la somma di 42.146,74 euro è il recordman tra i consiglieri regionali trentini per spese di viaggio e rimborsi chilometrici che si è fatto pagare dal consiglio regionale del Trentino Alto Adige in questi cinque anni di legislatura. Rimborsi che si aggiungono a quelli chiesti al consiglio provinciale di Trento e che si trovano pubblicati sul sito istituzionale.
Appena dietro a Bezzi c’è il capogruppo uscente del Patt e vicepresidente del consiglio regionale, Lorenzo Ossanna, il quale si è fatto rimborsare in totale 36.453,31 euro di cui quasi 26 mila euro per spese di missione e viaggi in soli quattro anni visto che è subentrato in consiglio provinciale solo nel 2015 a Diego Moltrer scomparso improvvisamente.
Sul podio, nella terza piazza, c’è il consigliere del Pd, Mattia Civico con ben 30.146,97 euro. Civico non aveva chiesto neppure un euro nel 2014 e nel 2015 come spese di viaggio e invece circa 8.600 euro nei due anni come rimborso chilometrico, viceversa negli ultimi tre anni ha chiesto soprattutto rimborsi spese di viaggio riducendo a poche centinaia di euro quelli per i chilometri percorsi. Ci sono poi due consiglieri che superano i 20 mila euro di rimborsi ottenuti dalla Regione per gli spostamenti e sono Graziano Lozzer e Walter Viola del Patt.
Sopra i 15 mila euro ci sono altri due autonomisti Lorenzo Baratter e Chiara Avanzo, quest’ultima è stata anche presidente del consiglio regionale per circa un anno e mezzo.
Hanno ottenuto rimborsi a due cifre inoltre: Rodolfo Borga (Civica Trentina), Manuela Bottamedi (Forza Italia), Filippo Degasperi (M5S), Massimo Fasanelli (gruppo misto), Luca Giuliani (Patt), Marino Simoni (Progetto Trentino), Mario Tonina (Upt ora rieletto con Progetto Trentino).
Ci sono poi dei consiglieri regionali che, al contrario, non si sono fatti rimborsare nemmeno un euro, neppure per il viaggio da Trento a Bolzano per partecipare alle sedute del consiglio regionale (mediamente una al mese) che per due anni e mezzo si tengono in Alto Adige. Tra i consiglieri non ha chiesto neanche un euro di rimborso in tutti e cinque gli anni Claudio Cia (Agire) e poi l’assessora regionale Violetta Plotegher - l’altro assessore regionale Beppe Detomas ha avuto invece oltre 6.600 euro - nonché il governatore uscente Ugo Rossi, l’assessore provinciale Alessandro Olivi e il presidente del consiglio provinciale, Bruno Dorigatti. I due presidenti e gli assessori provinciali godono anche dei rimborsi relativi alla loro carica, ma ci sono assessori provinciali che non hanno rinunciato a farsi pagare qualche rimborso viaggio anche dal consiglio regionale (come Dallapiccola, Gilmozzi, Mellarini, Ferrari, Zeni).
A quota zero ci sono anche consiglieri regionali che sono rimasti in carica poco tempo come Moltrer, poi Diego Mosna che si è dimesso dopo un anno e Silvano Grisenti che è stato dichiarato decaduto per effetto della legge Severino, dopo la condanna definitiva per corruzione. I rimborsi per le spese di viaggio e chilometriche complessivamente per i consiglieri trentini è stata di 338.044,88 euro, che si sommano alle indennità e ai fondi per i gruppi consigliari regionali (oltre ad analoghi rimborsi per i gruppi provinciali).
Ai rimborsi delle spese di viaggio dei consiglieri trentini si aggiungono ovviamente quelle per i consiglieri altoatesini che compongono insieme il consiglio regionale. Tra i consiglieri sudtirolesi chi in cinque anni non ha mai chiesto rimborsi c’è l’ex 5 Stelle, Paul Köllensperger, ora leader del movimento che porta il suo nome, che ha presentato l’interrogazione a cui ha risposto il presidente Thomas Widmann fornendo i dati sulle spese, e non hanno chiesto nulla anche i Verdi.