La California brucia, NYC nel gelo
Se il presidente americano Trump continua a dire che il riscaldamento globale è «una bufala», gli Stati Uniti si trovano di fronte a una doppia emergenza che miete centinaia di vittime: in California continuano a divampare gli spaventosi incendi boschivi, mentre sulla costa Est, a New York, si contano i primi morti per una spaventosa bufera di neve e gelo.
Sale infatti di ora in ora il bilancio delle vittime degli incendi in California. I morti accertati sono per il momento 71, mentre il numero dei dispersi schizza a 600. Lo affermano le autorità americane, che temono un bilancio finale di più di 500 vittime.
Verso l’Atlantico, invece, è gelo. La tempesta di neve che ha colpito la parte orientale e il midwest degli Stati Uniti ha provocato almeno 8 vittime (soprattutto a causa di incidenti stradali) e lasciato 389 mila persone senza luce. I voli cancellati sono stati almeno 1.800 e 4.600 hanno subito ritardi solo nei tre scali newyorkesi (Newark, Jfk e La Guardia).
La nevicata, accompagnata da ghiaccio, vento e freddo gelido, che inizialmente ha colpito il midwest, si è spostata sulla zona orientale ieri, causando il caos da sud a nord.
Paralizzata New York durante l’ora di punta ieri sera: il traffico è rimasto fermo per ore su strade e autostrade della Grande Mela, bloccato anche il George Washington Bridge che collega Manhattan al nord del New Jersey a causa di incidenti stradali. Così come sono rimasti fermi per ore anche molti treni e autobus da Penn Station e Port Authority Bus Terminal.
I newyorkesi inferociti hanno raccontato di essere rimasti in auto anche sette ore, e City Hall è stata travolta dalle critiche per la cattiva gestione delle strade e dei marciapiedi che ha reso complicato persino spostarsi a piedi. Secondo la Nbc nella Grande Mela non scendeva così tanta neve a novembre (poco meno di 20 centimetri a Central Park) dal 1938.