Per la presidenza del Muse la giunta sceglie Stefano Zecchi il «filosofo della bellezza»
Dopo quella di Vittorio Sgarbi al Mart, la giunta provinciale di Trento si è occupata di un’altra nomina ai vertici di uno dei più importanti musei del Trentino. L’esecutivo ha infatti designato il professor Stefano Zecchi alla presidenza del Muse.
«Siamo certi che le caratteristiche del professor Zecchi - commentano il presidente della Provincia Fugatti e l’assessore alla cultura Mirko Bisesti - sapranno dare il giusto apporto alla mission del Muse che accanto al rigore scientifico unisce la vitalità di continue proposte capaci di mantenere alto il potenziale attrattivo di un museo che ha finora dato grandi soddisfazioni, e per questo ringraziamo il board uscente porgendo nel contempo i migliori auguri a chi ora dovrà portare avanti la continua sfida dell’eccellenza».
Stefano Zecchi, nato a Venezianel 1945 è un filosofo, accademico, scrittore, giornalista e opinionista italiano, ex professore ordinario di estetica presso l’Università degli Studi di Milano. È stato assessore alla cultura al comune di Milano dal 2005 al 2006.
Ha acquistato notorietà anche al di fuori dell’ambito accademico per le sue presenze al Maurizio Costanzo Show negli anni Novanta.
Negli anni scorsi Zecchi è stato consigliere d’amministrazione del Piccolo Teatro di Milano, presidente dell’Accademia di belle arti di Brera sempre a Milano, membro del consiglio dell’Irer (Istituto per la programmazione scientifica e culturale della Regione Lombardia), rappresentante del Ministero della Pubblica Istruzione presso l’Unesco per la tutele dei Beni immateriali, consigliere comunale a Venezia e assessore alla cultura a Milano, consigliere d’amministrazione del MAXXI (Museo dell’arte del XXI secolo), consigliere d’amministrazione della Fondazione La Verdi di Milano, consigliere d’amministrazione del Teatro Parenti di Milano. Dal 2016 è Direttore dell’I.I.S.B.E. (Istituto Internazionale di Scienza della Bellezza) di Milano.
La carriera accademica»: dopo gli studi sulla fenomenologia di Husserl e della sua scuola, ha affrontato le questioni inerenti ai concetti di “speranza” e di “utopia”, riflettendo sulla filosofia di Ernst Bloch, di cui è stato anche traduttore. Il pensiero di Goethe (di cui ha tradotto diversi saggi sulla scienza, l’arte e la letteratura) e del Romanticismo sono diventati i punti di riferimento essenziali dei suoi studi, che lo hanno portato a concentrare le sue ricerche sul problema e sul significato della bellezza.
Come Sgarbi, anche Zecchi non percepirà un compenso. Il cda del Muse sarà completato dalla giornalista Rai Laura Strada e ex sindaco ed ex vicepresidente della Provincia, Alberto Pacher, designato dal Comune.