Andrea Camilleri lotta per la vita Feltri: almeno non vedremo più quel terrone rompic... di Montalbano
Andrea Camilleri lotta per restare in vita in ospedale a Roma e Vittorio Feltri gli dedica un editoriale tra l’elogio e l’invettiva impietosa, condita di insulti, sul quotidiano Libero. Senza risparmiare i due fratelli Zingaretti. E suscitando l’indignazione del Pd, che condanna le parole del giornalista bergamasco sullo scrittore siciliano.
Nell’articolo dal titolo “Andrea Camilleri marxista impenitente” Feltri, preconizzando l’imminente morte del papà del commissario Montalbano, afferma «che, per quanto comunista, aveva un talento notevole di narratore che me lo rendeva simpatico». Parlandone come se fosse già morto. «Alcune sue opere si inseriscono perfettamente nella tradizione letteraria siciliana, cito a capocchia Pirandello, Verga, Sciascia», aggiunge Feltri, secondo il quale «le capacità affabulatorie di Camilleri non sono in discussione, la struttura matematica dei suoi racconti è esemplare e ammirabile».
Il direttore poi però lascia i freni e fa parlare la pancia, da caustico provocatore fino al politicamente scorrettissimo.
«L’unica consolazione per la sua eventuale dipartita è che finalmente non vedremo più in televisione Montalbano - scrive Feltri -, un terrone che ci ha rotto i coglioni almeno quanto suo fratello Zingaretti, segretario del Partito democratico, il peggiore del mondo». Feltri conferma poi tutto a I Lunatici su Rai Radio2.
«L’editoriale di Libero su Andrea Camilleri è una barbarie - commenta sui social Emanuele Fiano, deputato della presidenza del Gruppo Pd alla Camera -. Le parole di Vittorio Feltri rivelano un’assoluta mancanza di rispetto e di umanità e sono del tutto inaccettabili».
LA RIVOLTA SOCIAL
«#Feltri definisce Montalbano ‘Terrone rompicoglioni’. Guarda che si dice cabbasisi». C’è chi usa l’ironia e chi va giù più pesante, ma è praticamente unanime la rivolta social per l’editoriale di Vittorio Feltri su ‘Libero’ che, pur riconoscendo la «mirabile» arte di Andrea Camilleri, se la prende con la sua creatura più nota, il commissario Montalbano.
In poche ore, l’hashtag #Feltri diventa primo nei trend topic e i commenti non vanno certo per il sottile.
«I libri di Camilleri - scrive Pamela Ferrara - resteranno nella storia della letteratura. Gli articoli di #Feltri, al massimo, verranno citati come esempio di giornalismo vergognoso». «Ma c’è seriamente qualcuno - twitta Luca Cocozza - che si sorprende ancora per le vaccate che #Feltri scrive su quella carta per imballaggio che lui si ostina a chiamare giornale?»«
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In diversi vanno all’attacco della Lega: «Niente di nuovo, quello che dice Feltri - attacca Alex - è ciò che pensa il 99% dei leghisti che vivono qui al nord. Con rinnovata ed immutata stima (e bacioni) ai meridionali che hanno votato Lega». E c’è chi ricorda: «#Feltri Salvini lo vedeva bene al Quirinale. Una figura di altissimo spessore, non c’è che dire».