Iran: una marea umana per i funerali di Soleimani
Una folla di milioni di persone ha invaso le strade di Teheran e si sta concentrando all'università della capitale dove si terrà la cerimonia funebre per il comandante delle forze di Qods Qassem, Soleimani, ucciso in Iraq dalle forze statunitensi venerdì. A guidare le preghiere per il generale iraniano sarà Ali Khamenei, guida Suprema dell'Iran.
Per la seconda notte consecutiva, razzi Katyusha si sono abbattuti sul centro di Baghdad, provocando sei feriti, secondo quanto riferisce la televisione satellitare panaraba Al Jazeera. Tre razzi sono caduti nella superfortificata Green Zone, dove hanno sede diverse ambasciate tra cui quella americana. Due, in particolare, hanno colpito vicino alla sede diplomatica. Altri tre sono caduti nell'area di Jadriya, secondo fonti militari.
I militari americani devono essere cacciati dall'Iraq: è quanto ha chiesto domenica il Parlamento iracheno al governo di Baghdad. La prima risposta al blitz americano in cui venerdì notte è stato ucciso il generale Qassem Soleimani è di natura politica, ma potenzialmente più incisiva dell'attesa rappresaglia iraniana. Con un'altra contromossa, Teheran ha annunciato un'ulteriore riduzione dei suoi obblighi relativi all'intesa nucleare del 2015, riservandosi di rendere operativo un numero illimitato di centrifughe per l'arricchimento dell'uranio.
Telefonata Conte-Salih in cui il premier 'ha espresso al presidente iracheno la preoccupazione e il conseguente sforzo europeo volto ad esercitare la massima pressione diplomatica per un abbassamento della tensione nel Paese e per fermare la spirale innescatasi in questi giorni'.
Ma la tensione resta altissima. Se gli Usa compiranno un nuovo attacco dopo la rappresaglia iraniana per l'uccisione del generale Qassem Soleimani, Teheran ''cancellera' Israele dalle carte geografiche''. Lo ha affermato Mohsen Rezai, ex capo delle Guardie della rivoluzione, attualmente segretario del potente Consiglio per la determinazione delle scelte, un organo di mediazione fra le diverse istituzioni dello Stato. ''Le truppe Usa saranno presto espulse dalla regione'', ha aggiunto Rezai, citato dall'agenzia Fars, parlando questa sera ad una commemorazione di Soleimani a Teheran. "Se l'Iran dovesse attaccare qualunque persona o obiettivo americano gli Stati Uniti colpiranno subito anche in maniera sproporzionata": e' la nuova minaccia su Twitter di Donald Trump. "Questi post serviranno come notifica al Congresso", aggiunge Trump, che afferma come "nessun avviso legale e' richiesto, e cio' nonostante viene fornito!"