Ecco i redditi dei consiglieri Degodenz top, leghisti in coda
Resta in vetta Pietro De Godenz , tra i consiglieri provinciali, con oltre 220.000 eur mentre all'ultimo posto, per i redditi complessivi lordi, c'è Vanessa Masè , della Civica, che nel 2019 ha dichiarato poco meno di 13.000 euro. La ragione, spiega la stessa Masè, è legata al fatto che, essendo diventata mamma di una bella bimba, la consigliera, dipendente Itas, ha usufruito degli istituti che consentono di poter stare accanto alla primogenita, ossia la maternità facoltativa e poi l'aspettativa, tornando al lavoro di fatto a settembre, dopo aver conseguito, durante la maternità facoltativa, il 30% dello stipendio, e poi due mesi di aspettativa a zero entrate.
La graduatoria per guadagni lordi dei rappresentanti in Consiglio provinciale, pubblicati sul sito alla voce trasparenza, conferma come agli ultimi posti, tra i consiglieri ci siano, a parte la rappresentante della Civica, tre consiglieri della Lega. Katia Rossato , che nel 2018 era risultata ultima, con meno di 1.000 euro di reddito complessivo lordo dichiarato, guadagna un posto. Rossato, infatti, nel 2018 ha percepito in totale 13.203 euro lordi. Terzultima è la collega di partito Alessia Ambrosi che ha dichiarato 22.400 euro, mentre quartultimo risulta Devid Moranduzzo , sempre del Carroccio, con poco più di 24.000 euro.
Nonostante restino agli ultimi posti della classifica, i tre leghisti hanno tutti migliorato le proprie entrate. Moranduzzo aveva dichiarato nel 2018 rispetto al 2017 11.640 euro lordi, Alessia Ambrosi 12.237 euro, Rossato, come detto, 999 euro.
Ai primi cinque posti per guadagni lordi complessivi troviamo, appunto, De Godenz, dell'Unione per il Trentino, seguito a oltre 40.000 euro di distanza, da Lorenzo Ossanna del Patt con poco più di 177.000 euro, poi troviamo Luca Zeni , ex assessore alla salute nella giunta Rossi, del Pd con poco più di 176.000 euro lordi e l'ex collega di giunta Michele Dallapiccola del Patt con poco meno di 167.000 euro. Quinto un altro ex componente della giunta Rossi, l'allora vicepresidente del Pd Alessandro Olivi che ha dichiarato nel 2019 redditi per poco più di 160.000 euro.
Resta ancora indisponibile il dato di Giorgio Leonardi di Forza Italia: «Il reddito è legato alla chiusura dei conti di due aziende, a breve avrò i dati e saranno disponibili».