Virus, chiusa la Città Proibita Annullate feste di capodanno
Le autorità cinesi hanno chiuso la Città Proibita di Pechino a causa dei timori per il coronavirus. Non solo: la città di Pechino e Macao hanno cancellato tutte le festività legate al capodanno cinese. A Macao è stato accertato un secondo caso di coronavirus, un uomo di 66 anni arrivato mercoledì dalla città di Wuhan. La regione semi-autonoma di Macao, l’unica area in tutta la Cina in cui è consentito il gioco d’azzardo, attira ogni anno milioni di turisti dalla Cina continentale.
Le vittime del coronavirus in Cina sono salite a 25 mentre i casi di contagio sono 616, riporta Sky News citando le autorità locali. Intanto a Fiumicino sono transitati in un "canale sanitario" dedicato, lontano dalle aree di transito degli altri passeggeri in arrivo, i 202 viaggiatori provenienti dalla città cinese di Wuhan, epicentro del coronavirus. A loro sono state applicate per la prima volta le procedure disposte dalle autorità dopo la diffusione del contagio. Appositi scanner hanno controllato la temperatura corporea dei passeggeri del volo di linea diretto della China Southern Airlines Cz 645, atterrato alle 4.50 all'aeroporto di Fiumicino.
"I controlli sanitari predisposti dal Ministero della Salute all'aeroporto di Fiumicino sui 202 passeggeri e l'equipaggio hanno dato tutti esito negativo. Stanno tutti bene", ha riferito nello scalo romano Carlo Racani, direttore sanitario di Aeroporti di Roma.
Si è riunita anche in mattinata la task-force sul coronavirus al ministero della Salute. "I controlli negli aeroporti - si legge in una nota - procedono regolarmente". "Siamo - sottolinea il ministro Speranza - in stretto contatto con tutte le istituzioni internazionali. Ho sentito - conclude Speranza - più volte personalmente la commissaria europea Stella Kyriakides che sta coordinando le misure a livello comunitario".
Dopo Wuhan e Huanggang, anche in un'altra città nella regione cinese dello Hubei, focolaio del coronavirus, sono scattate misure di sicurezza per evitare lo spostamento delle persone e la possibilità di diffusione del coronavirus. A Ezhou, cittadina da 1,1 milioni di abitanti, le autorità hanno deciso stamattina di bloccare "temporaneamente" il traffico dei treni.
E si registra un primo caso di coronavirus a Singapore, riferiscono i media locali, che citano il ministro della Salute, secondo quanto riporta Bloomberg. Il caso, riferisce lo Straits Time, riguarda un uomo di 66 anni di Wuhan, arrivato a Singapore il 20 gennaio scorso. Il figlio di 37 anni è trattato in ospedale come caso sospetto mentre i suoi compagni di viaggio sono in quarantena. Un'altra donna di 53 anni, anch'essa cinese, è risultata positiva ai test preliminari, ancora in attesa di conferma.