Mascherine a 5mila euro Blitz della Guardia di Finanza
Mascherine vendute anche a cinquemila euro approfittando dell’emergenza Coronavirus. È quanto ha scoperto la guardia di finanza, che da stamani, con il coordinamento della procura di Torino, ha intrapreso una vasta operazione varie località italiane. Sono in corso perquisizioni a carico di una ventina di soggetti.
C’è anche un integratore alimentare venduto a 29 euro su eBay e pubblicizzato come «Protezione Coronavirus - Rafforza difese immunitarie» tra il materiale sequestrato dalla Guardia di Finanza di Torino durante le perquisizioni scattate oggi in tutta Italia nell’ambito di un’inchiesta della Procura di Torino coordinata dai magistrati Vincenzo Pacileo e Alessandro Aghemo.
Venti persone sono state denunciate per frode in commercio e abusivismo commerciale. Tra loro ci sono imprenditori, privati cittadini e anche un operatore sanitari. Rischiano sino a 2 anni di carcere.
«Il monitoraggio continua - spiega il comandante provinciale della Guardia di Finanza di Torino, generale Guido Mario Geremia - e i profili saranno oscurati. Abbiamo sequestrato anche interi kit compresi di guanti, salviette, gel e venduti a prezzi esorbitanti. Queste persone hanno fatto leva sul panico, presentando normali prodotti per l’igiene e la protezione come prodotti per una protezione totale dal Covid19»
Intanto sono sempre all’opera gli sciacalli dell’emergenza. Un nuovo tentativo di truffa legato alla questione Coronavirus è stato sventato nel Torinese. È accaduto a Rivoli, dove un uomo ha avvicinato una pensionata di 72 anni che stava rincasando dicendole che era stato mandato dall’Asl per disinfestare il condominio. La donna ha però rifiutato di farlo entrare, e un’altra inquilina, dopo avere osservato la scena, ha chiamato il 112. L’uomo si è allontanato.
Sul posto sono intervenuti gli agenti di polizia del commissariato di Rivoli.
Il presunto truffatore è stato descritto come un individuo “ben vestito” che portava con sé una valigetta 24 ore.
La questura ricorda di “prestare la massima attenzione a sedicenti operatori sanitari che propongono visite e tamponi domiciliari per verificare la positività al Coronavirus”.
“Queste procedure - si ribadisce - non sono in alcun modo previste da protocolli sanitari e dunque rappresentano un tentativo di truffa. Non esiste alcuna autorizzazione a effettuare test medici a domicilio ovvero qualsiasi intervento di sanificazione delle abitazioni”.