Atlanta, polizia spara alla schiena e uccide un altro afroamericano Il video shock dilaga in rete
In una spirale di sangue che sembra non finire mai, la polizia ha ucciso un altro afroamericano, stavolta ad Atlanta, dove è scoppiata la rabbia.
In piazza da giorni per George Floyd, l'America si ritrova così di fronte a un nuovo incidente destinato a scuotere le coscienze e sollevare ulteriori polemiche contro le forze dell'ordine. I contorni di quanto accaduto in Georgia sono ancora tutti da definire: le ricostruzioni iniziali non chiariscono i fatti, anzi gettano nuova benzina sul fuoco delle proteste anti-razziste. Raymond Brooks, 27 anni, stava dormendo nella sua auto in un parcheggio di uno dei ristoranti della catena Wendy's quando la polizia è arrivata sul posto.
Dopo essere risultato positivo al test alcolico, Brooks si è ribellato all'arresto da parte degli agenti. A nulla è valso il tentativo di usare il taser: l'uomo è riuscito a divincolarsi dalla presa e mentre scappava è stato colpito alla schiena da tre colpi di arma da fuoco sparati dalla polizia. Nonostante l'immediato trasporto in ospedale e l'intervento chirurgico, Brooks è morto. Sul luogo dell'incidente, dopo i video diffusi dai testimoni che hanno fatto il giro del web, si sono radunate decine di persone per chiedere giustizia. Si è dimesso il capo della polizia della città. Sospeso l'agente che ha sparato.
"Dormiva in auto e invece di aiutarlo l'hanno ucciso", hanno protestato i manifestanti. Le indagini per chiarire l'accaduto sono in corso. I due agenti intervenuti contro Brooks sono stati al momento sospesi in attesa dell'esito dell'indagine. Le associazioni per i diritti civili chiedono la rimozione del capo della polizia di Atlanta Erika Shields, ritenuta fino a poco fa uno dei volti 'positivi' delle forze dell'ordine dopo essere scesa in piazza a dialogare con manifestanti per Floyd. Secondo la polizia, un esame attento dei video ottenuti mostra come Brooks sia stato colpito mentre si allontanava dopo aver strappato il taser agli agenti. Ma la spiegazione difficilmente riuscirà a stemperare le polemiche, anche alla luce del nuovo filmato emerso riguardo a un incidente in South Carolina lo scorso novembre. Anche in questo caso si tratta di un afroamericano: il 28enne Araine Lamont McCree era all'esterno di un grande magazzino Walmart, ammanettato per presunto taccheggio quando è stato ucciso.
Decine di persone si sono radunate pacificamente nel luogo dell'incidente cantando 'no justice, no peace'.