Case più efficienti e sicure: il superbonus al 110% sui lavori con i decreti attuativi è ora operativo
Case più sicure, efficienti e sostenibili. È ora operativo il Superbonus al 110% previsto dal decreto Rilancio.
Il ministro dello Sviluppo economico Patuanelli ha firmato i decreti attuativi del provvedimento per gli interventi di efficientamento energetico degli edifici: “Una misura fondamentale per il rilancio di un settore industriale importantissimo per l’Italia, quello delle costruzioni”, sottolinea il ministro Patuanelli con il ministro dell’Economia Roberto Gualtieri che sottolinea “Nel segno del Green New Deal, continuiamo nel cammino intrapreso dal Governo per un futuro più sostenibile e per fare dell’Italia il primo Paese a impatto zero sul clima, a partire dalle nostre case”.
Via dunque agli interventi , “perchè Il rilancio dell’industria edile e la qualità della vita delle persone sono delle priorità assolute”, dice
la ministra delle infrastrutture e trasporti Paola De Micheli, con il beneficio che può essere chiesto per le spese documentate sostenute dal 1° luglio 2020 al 31 dicembre 2021.
Sono ammessi gli interventi effettuati sulle parti comuni di edifici condominiali, sulle unità immobiliari indipendenti e sulle singole unità immobiliari (fino ad un massimo di due). Non può essere usato per abitazioni signorili, ville e castelli.
ll Superbonus spetta prima di tutto per gli interventi che incrementano l’efficienza energetica degli edifici e le misure antisismiche ma può essere usato anche per, l’installazione di impianti fotovoltaici connessi alla rete elettrica sugli edifici e di colonnine per la ricarica di veicoli elettrici.
All’agevolazione possono accedere le persone fisiche,
proprietari, nudi proprietari, usufruttuari, affittuari e loro familiari), i condomini, gli Istituti autonomi case popolari (IACP), le cooperative di abitazione a proprietà indivisa, le Onlus e le associazioni e società sportive dilettantistiche registrate, per i soli lavori dedicati agli spogliatoi. Novità importante del provvedimento, infine , è la possibilità di cedere il credito d’imposta, ottenendo uno sconto in fattura all’impresa che può a sua volta ricorrere alla cessione.