Auto blu, delibera stoppata dal no dell'assessore Spinelli
Esecutivo leghista nel mirino dell'opposizione
TRENTO - La delibera per consentire agli assessori provinciali di usare l'auto blu con l'autista, non solo per gli spostamenti istituzionali, ma anche per farsi accompagnare da casa all'ufficio e viceversa, è stata stoppata venerdì scorso dopo l'intervento contrario in particolare di Achille Spinelli. L'assessore al lavoro e attività economiche, infatti, si è messo di traverso esprimendo la sua contrarietà sulla delibera all'ordine del giorno della seduta di venerdì scorso, ancora prima che il presidente Maurizio Fugatti, che era il proponente, la portasse all'esame della giunta. Spinelli, che quotidianamente si confronta con situazioni di difficoltà e crisi nel mondo dell'impresa e del lavoro, avrebbe insistito con il presidente e i colleghi sull'inopportunità di una delibera del genere, soprattutto in un momento così grave per molti trentini. Si dice che abbia addirittura minacciato le dimissioni.
Ma dopo la "sospensione" della delibera, Spinelli getta acqua sul fioco e non intende assolutamente fare polemica su un "incidente" che ritiene ormai chiuso. E riguardo alle discussioni avute con il presidente e gli altri assessori leghisti sulla delibera si limita a dire: «Nessuna tensione, normale dialettica di giunta tra persone ragionevoli. Le posizioni sono unitarie».Sull'Adige di ieri il governatore Maurizio Fugatti aveva dichiarato però di aver deciso di sospendere la delibera perché - aveva precisato - «non l'avevo letta»; come se la delibera fosse piovuta dal cielo infilandosi da sola nell'ordine del giorno tra quelle da lui proposte. Tant'è, il presidente Fugatti aveva poi aggiunto di non aver ritirato la delibera, ma di averla solo sospesa, proprio per avere il tempo di leggerla, trovando l'argomento un po' «strano» e «inopportuno».Per Spinelli, assessore tecnico ma di area leghista - invece - l'incidente è ormai chiuso, convinto che di auto blu con autista non si tornerà a parlare in giunta.
«Ritengo - sottolinea l'assessore - che la delibera vada considerata archiviata».
Come il governatore Fugatti, però, anche l'assessore leghista all'istruzione, Mirko Bisesti, indicato tra i più scaldati nella difesa della modifica del regolamento sulle auto blu, nega persino che sulla delibera ci sia stata una discussione e che Spinelli abbia espresso la sua contrarietà. Bisesti infatti commenta: «Come il presidente, non so di cosa si stia parlando. Quella è una delibera tecnica di cui non conosco il contenuti».
Oltre all'autista per gli spostamenti casa-lavoro degli assessori, la delibera prevedeva anche di estendere agli amministratori degli enti controllati e delle società di sistema la possibilità di utilizzare le auto blu con autista della Provincia.
Ieri è circolata insistentemente la voce che la modifica fosse pensata su misura per Andrea Villotti, presidente di Patrimonio del Trentino spa, uomo molto vicino alla Lega e fedelissimo di Fugatti, perché senza patente. L'interessato però replica dicendo non solo di avere la patente, ma addirittura di averne tre: «Quella italiana, una californiana e la patente per le moto da corsa».
Villotti aggiunge: «Io però mi muovo sempre con i mezzi pubblici fin da quando lavoravo in Regione, per motivi ambientali e perché funzionano bene. Ora, comunque, sto pensando di comprarmi la Tesla, che è elettrica, sono già andato a provarla».
«In ogni caso - conclude Villotti - Patrimonio del Trentino ha in dotazione tre auto di servizio, se dovessero servire, direi che sono sufficienti».