Germania, niente lockdown di Pasqua: Merkel cambia idea dopo le critiche e si scusa
Clamoroso dietrofront della cancelliera, sommersa dalle proteste e dalle bocciature sui giornalei per la decisione di prolungare le chiusure: «Il mio è stato un errore, ora si corregge e chiederò scusa al Paese»
La cancelliera Merkel corre ai ripari, dopo la reazione di generale indignazione scatenata in Germania dalle decisioni prese all'ultima conferenza Stato-Regioni, dove è stato stabilito il blocco di tutto fra il 1 e il 5 aprile, con la chiusura di tutto (compresi i supermercati) e il prolungamento delle misure di lockdown fino al 18 aprile.
Ora, il mea culpa della cancelliera e il clamoroso dietrofront: niente lockdown pasquale.
Stamattina Angela Merkel ha invitato a sorpresa i ministri presidenti dei Laender a nuove consultazioni. L'invito dopo le forti critiche alle conclusioni del vertice notturno di due giorni fa, che ha deciso il lockdown rafforzato per i giorni di Pasqua e il prolungamento delle chiusure fino al 18 aprile.
A rivelare la novità è stata l'agenzia tedesca Dpa, a margine del nuovo vertice fra governo e Laender. «Si è trattato di un errore, e gli errori vanno corretti in tempo, questo è ancora possibile. Me ne assumo la responsabilità. E chiederò scusa al Paese. So che questo procura altra insicurezza e chiedo perdono a tutti i cittadini e a tutte le cittadine», sono le parole rivolte ai partecipantio dalla cancelliera, secondo quanto anticipato da Der Spiegel.
I giornali di oggi hanno aperto con titoli molto critici, contestando l'assenza di piani, di fantasia e di coraggio nella politica sulla pandemia. "Senza piano, senza idee, senza coraggio", ha strillato la Bild. "12 ore e molta frustrazione", ha scritto Sueddeutsche Zeitung. "Niente piani, nessuna fantasia, stupido", ha titolato Welt.
Intanto continuano a precipitare nei sondaggi i conservatori di Angela Merkel: stando al sondaggio Forsa di oggi, l'Unione (Cdu-Csu) avrebbe perso altri 3 punti, scivolando al 26% dei consensi. Sempre più vicini i Verdi di Robert Habeck e Annalena Baerbock con il 22% (+1). Ferma al 16 l'SPD di Olaf Scholz. L'Ifo rivede al ribasso crescita, nel 2021 +3,7% (rispetto al 4,2% stimato). Il Covid costerà 405 miliardi fra 2020-2022 è la stima per la Germania.