Pandemia / Le misure

Monitoraggio settimanale, il Trentino verso la conferma in zona gialla

Fra le novità attese per oggi, dopo le valutazioni della Cabina di regia, solo i passaggi della Valle d'Aosta in area rossa e della Sardegna in arancione

IL CASO Operatori sanitari trentini non vaccinati, Provincia e Apss studiano le contromisure

TRENTO. Il Trentino resta in zona gialla, così come l'Alto Adige, stando alle prime indiscrezioni sull'esito del monitoraggio settimanale da parte della Cabina di regia.

La Valle d'Aosta dovrebbe invece spostarsi in zona rossa e la Sardegna passare dal rosso in arancione: sono questi gli unici cambi di stato che potrebbero scattare con le nuove ordinanze del ministro della Salute Roberto Speranza alla luce dei dati di oggi del monitoraggio, peraltro ancora in corso di valutazione.

Per tutte le altre regioni sembra non ci siano cambiamenti. Dunque per le aree confinanti con il trentino dovrebbe essere confermata la permanenza nella fascia che consente liberamente di spostarsi, anche a fini turistici, senza formalità.

Da lunedì la nostra vita cambia ancora: ecco le nuove regole

Da lunedì prossimo, 26 aprile, entra in vigore il nuovo decreto del governo, che rivoluzionerà ancora una volta la nostra routine quotidiana. Tornano le zone gialle, sarà più facile spostarsi e si potrà andare a cena al ristorante, ma solo all’aperto e col coprifuoco delle 22. Ecco tutte le novità

"In molti paesi europei c'è una curva in crescita, mentre in Italia c'è una decrescita ma sempre lenta della curva. Per quantoi riguarda l'incidenza riportiano due flussi: quelli Iss, che vede una decrescita a domenica scorsa ed è pari a 146 contro 157 della settimana precedente.

Il flusso del ministero a ieri sera indica l'incidenza a 148 per 100mila abitanti contro 159 della scorsa settimana", ha detto il presidente dell'Istituto superiore di sanità, Silvio Brusaferro, alla conferenza stampa al ministero della salute sull'analisi dei dati.

"Decresce l'età mediana dei casi di Covid-19 in Italia - ha aggiunto - collocandosi a 42 anni. E calano i casi nelle varie fasce d'età, prova indiretta dell'efficacia della vaccinazione, così come calano i casi tra gli operatori sanitari".

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