Televisione / Polemica

Il fotografo salvato sotto il ghiaccio: «A Lavarone ho bevuto mezzo lago, è il più inquinato delle Dolomiti»

Massimo Sestini ospite di Bruno Vespa, in prima serata su Rai Uno, racconta la sua disavventura, e molla la bomba. Sdegnate reazioni del sindaco di Lavarone e di Kaswalder: «Abbiamo la Ban diera Blu, devono rettificare»

LAVARONE. L'intervista al fotografo Massimo Sestini, fatta da Bruno Vespa nella sua trasmissione "5 Minuti" su Rai Uno mercoledì scorso, ha provocato un vespaio. Il noto fotografo, infatti, salvato dopo un malore in immersione grazie al pronto intervento sotto i ghiacci degli subacquei della Guardia Costiera in addestramento, si è lasciato andare ad una frase ad effetto: «Ho bevuto mezzo lago di Lavarone, il più inquinato delle Dolomiti». Apriti cielo.

Tutto per raccontare il fatto: alcune settimane fa sul lago di Lavarone si è svolto un meeting di subacquea, la quarantesima edizione, organizzato dall'Anis (Associazione nazionale istruttori subacquei). All'evento hanno partecipato professionisti della Guardia Costiera di San Benedetto del Tronto e di Genova, nonché della Guardia di Finanza. C'era anche il famoso fotografo, personaggio di fama internazionale, che ha fatto delle riprese e delle foto sotto il ghiaccio.

Durante l'immersione il fotografo si è sentito male ed è stato soccorso immediatamente da altri sommozzatori e da un infermiere specializzato che stava a riva. Fu trasportato al S. Chiara di Trento in elicottero. Qui i medici del reparto di terapia intensiva gli hanno salvato la vita. E dopo essere tornato a casa, ha lodato in maniera sperticata sui social i servizi: i sub che  l’hanno tratto in salvo, l’eccezionale competenza di rianimatori e elicotteristi di Trentino Emergenza e Vigili del Fuoco, con tanto di selfie in volo, intubato, dentro il velivolo.

Ma l’accenno al lago inquinato non è piaciuto. Il sindaco di Lavarone Isacco Corradi ha voluto replicare alle dichiarazioni del fotografo non considerate idoneo ed appropriate. «Abbiamo appena visto sulla Rai l'intervista di Bruno Vespa a Massimo Sestini, abbiamo mandato un saluto a Massimo facendogli arrivare la nostra vicinanza e felicità nel vederlo in salute, invitandolo poi a Lavarone per questa estate e chiedendogli di stare più attento, perché le parole hanno un peso. È un errore dire che l'acqua del lago di Lavarone è inquinata, non lo è! Viene controllata regolarmente dalla Azienda sanitaria per verificarne la balneabilità e da cinque anni effettuiamo a campione analisi più approfondite anche per la Bandiera Blu. Risulta invece vero che sia un lago atrofico, e cioè che non si muove. Questo fa si che sia ricco di flora e fauna, e anche di batteri. Ma questi nulla hanno a che vedere con l'inquinamento. Quanto successo durante le immersioni di quest'anno non è stato un miracolo ma il frutto dell'ottima preparazione di primo soccorso che avevano le persone coinvolte, sappiamo quanto sia importante in questi casi un intervento immediato. Così come è stato poi immediato il traporto a Trento».

Sestini (al centro) con i suoi salvatori 

«Voglio ricordare al signor Massimo Sestini - il commento del consigliere provinciale del Patt Walter Kaswalder - che il lago di Lavarone vanta da ben sei anni consecutivi il riconoscimento di Bandiera Blu, che ne certifica l'eccellenza delle acque dal punto di vista anche qualitativo. Una fake news di questo calibro - conclude Kaswalder - merita una rettifica sia dalla trasmissione di Rai Uno Cinque Minuti che dall'intervistato».

 

FOTO: Sestini da Bruno Vespa – foto Ansa

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