Rinvio a giudizio per il disastro aereo in cui morirono anche i trentini Zandonai, Lenzi e Zortea
Il volo Air France da Rio de Janeiro a Parigi si inabissò in pieno Atlantico il 1° giugno 2009: nell'incidente morirono 216 passeggeri. Ora la Corte d'appello ribalta la sentenza di primo grado e dispone il processo per la compagnia aerea e per l'azienda costruttrice Airbus
LA TRAGEDIA I drammatici dettagli dell’incidente del 1° giugno 2009
LA DINAMICA Il velivolo viaggiava a velocità ridotta
INCHIESTA Nuovi elementi in una ricostruzione della rivista Vanity Fair
PARIGI. La corte d'appello di Parigi ha rinviato a giudizio per omicidio colposo plurimo Air France e Airbus per responsabilità indiretta nell'incidente del volo Rio-Parigi che fece 228 morti nel 2009.
La decisione annulla il non luogo a procedere pronunciato nel 2019 dal tribunale di primo grado, sentenza favorevole alla compagnia e al costruttore.
Tra i morti ci furono tre trentini e tre altoatesini: Rino Zandonai (a destra nella foto), 60 anni, direttore dell'associazione Trentini nel Mondo, Luigi Zortea (a sinistra), 66 anni, sindaco di Canal San Bovo, e Giovanni Battista Lenzi (al centro), 58 anni, consigliere regionale del Trentino Alto Adige, che stavano rientrando in Italia dopo un viaggio di solidarieta' in Brasile per progetti sostenuti proprio dalla onlus Trentini nel mondo.
Le vittime altoatesine furono invece Georg Martiner, 25 anni di Ortisei, residente a Bolzano ma nato in Brasile, di Alexander Paulitsch, 35 anni di San Candido, e di Georg Lercher, 34 anni, anche lui di San Candido.
All'annuncio della sentenza che rinvia in tribunale Air France e Airbus, i parenti delle vittime presenti in tribunale si sono abbracciati e commossi.
I legali di Airbus hanno denunciato una "decisione ingiustificata" e annunciato ricorso in Cassazione.
Air France "nega di avere colpe di rilevanza penale all'origine dell'incidente", ha affermato da parte sua l'avvocato della compagnia.
Il 1° giugno 2009, il volo AF447 da Rio de Janeiro a Parigi si inabissò in pieno Atlantico.
I piloti, disorientati da un guasto tecnico mentre attraversavano una zona di turbolenze, non erano riusciti a riprendere il controllo dell'A330.
Nell'incidente morirono 216 passeggeri e 12 membri dell'equipaggio.