Al ristorante, anche al chiuso, via il limite dei 4 a tavola: si potrà stare in otto
La proposta nel documento delle Regioni, oggi all’esame dei Governo. Il Trentino verso la zona bianca la prossima settimana. Ok alle vaccinazioni «in vacanza», a patto che il soggiorno sia lungo
ROMA. Sta per cadere il limite di 4 persone a tavola. La proposta della Conferenza delle Regioni e delle Province Autonome di far decadere i limiti all'aperto per le attività di ristorazione e di estendere - in via temporanea e per farlo decadere dopo due settimane - il tetto massimo al chiuso da 4 a 8 persone per tavolo avrebbe trovato l'assenso del Governo. E' quanto si apprende da fonti delle Regioni.
Il presidente Fedriga avrebbe inoltre rilanciato sull'opportunità di valutare l'abolizione di limiti all'aperto anche per le zone gialle e, a tal proposito, si sarebbe impegnato a coinvolgere il tavolo tecnico nazionale.
Candidatura o prenotazione della seconda dose presso la regione di soggiorno - purché quest'ultimo sia di lunga durata - vaccinazione in farmacie o hub e, infine, rilascio del certificato di avvenuta somministrazione del richiamo con la trascrizione all'anagrafe vaccinale nella regione di residenza. E' quanto prevede inoltre il documento stilato dalla Commissione Salute delle Regioni, oggi al Governo, sul vaccino per i turisti. A valutare l'ideoneità delle candidature sarebbero comunque le Regioni di soggiorno, per poi fornire data e luogo via sms, garantendo però la disponibilità del tipo di vaccino richiesto.
Ma all'ordine del giorno restano, per la zona bianca, altre questioni da risolvere: "adesso bisogna affrontare il tema delle discoteche", annuncia il sottosegretario alla Salute, Andrea Costa, per il quale in questi luoghi bisogna annullare il divieto di distanziamento, tracciare chi entra e concedere "la possibilità di ballare". Il pacchetto di nuove indicazioni arriva, parallelamente, nel primo giorno della campagna vaccinale di massa, estesa a tutta la popolazione fino ai 12enni, per i quali si potrà ora già prenotare l'iniezione dal pediatra o negli hub (ma non in Trentino). Partono anche le quasi mille aziende che avevano chiesto di poter gestire le somministrazioni per i propri dipendenti.
Il trend dell'incidenza dei contagi continua a calare e le prossime ad entrare nella fascia di rischio più bassa potrebbero essere Abruzzo, Liguria, Umbria e Veneto. Queste ultime si aggiungerebbero a Friuli Venezia Giulia, Molise e Sardegna. Ad entrare in zona bianca il prossimo 14 giugno, invece, potrebbero essere Lombardia, Lazio, Piemonte, Puglia, Emilia-Romagna e Provincia autonoma di Trento. Anche Sicilia, Marche, Toscana, Provincia di Bolzano, Calabria, Basilicata e Campania che registrano dati simili ma non si tratta però - almeno per il momento - di stime che rientrano in una media settimanale. Se così sarà, il countdown partirà anche per loro ed il 21 del mese quasi tutto il Paese avrà lasciato il giallo, probabilmente ancora con l'esclusione della Valle d'Aosta che slitterebbe di una settimana.
E' anche per questo che le disposizioni sono ora al centro del dibattito politico. In un tavolo tecnico, come hanno anche confermato fonti del ministero della Salute, sarà affrontata nelle prossime ore la questione relativa al limite di quattro persone al tavolo nei ristoranti.
Secondo le regioni e diverse componenti del centrodestra, questa interpretazione - concorde con le prescrizioni del Cts - è troppo restrittiva ma si è vicini ad un accordo. Il punto di caduta sarebbe quello di lasciare il limite solo per i ristoranti al chiuso. Lo stesso sottosegretario Costa auspica "almeno per i locali all'aperto in zona bianca, di togliere il vincolo del tetto massimo mentre per i locali al chiuso l'allentamento potrebbe essere graduale".
Il ministro per le Autonomie, Mariastella Gelmini, resta invece convinto di lasciare questa restrizione solo per la zona gialla. Al tavolo tecnico dovrebbero partecipare comunque anche i tecnici delle Regioni, le quali si dicono sorprese "che l'interpretazione del governo sul tema sia avvenuta in maniera autonoma". Tra i temi ci saranno però anche l'eventuale apertura delle discoteche (il Cts sta esaminando i protocolli proposti) e il settore del wedding, per quale si spera possano esserci deroghe.