Non solo «ripartenza»: Confindustria del Trentino guarda al 2030 e lancia un grande progetto di analisi e strategie sul futuro
Con la consulenza di «The European House – Ambrosetti», l’Associazione intende essere attore protagonista del cambiamento, e dedicherà al tema le assemblee sociali dei prossimi tre anni
TRENTO. Se il Festival dell’Economia, quest’anno, si intitolava «Il ritorno dello Stato» e analizzava soprattutto come poter iniziare a usare gli strumenti della ripartenza, l’Associazione Industriali del Trentino è già molto più avanti, studia come sarà il Trentino del 2030, e le scelte strategiche da fare oggi per costruire il domani. Un grande progetto di visione sulle sfide e le opportunità che si aprono per il sistema trentino nel nuovo scenario, con azioni concrete per la crescita delle imprese e del territorio.
Confindustria Trento lancia «Duemilatrentino - Futuro Presente», un’iniziativa in tre atti che fissa proposte, soluzioni e orientamenti per il rafforzamento economico-produttivo trentino nel contesto della ripartenza. L’Associazione ha scelto di dedicare le energie del secondo biennio della Presidenza di Fausto Manzana alla costruzione di una strategia di valore, nell’ambito della quale Confindustria Trento si propone quale attore di cambiamento positivo e contributore di sistemi operativi utili prioritariamente alle imprese e alla loro crescita, con un occhio di riguardo allo sviluppo del contesto e della comunità di riferimento.
Il nome è frutto dell’unione tra “Trentino” e “2030”: data simbolo di un futuro talmente prossimo – un “futuro presente” per l’appunto – che il progetto necessariamente traguarda, per disegnare traiettorie di più ampia percorrenza.
Il progetto è stato presentato questa mattina a Palazzo Stella dal presidente Manzana e dal direttore generale di Confindustria Trento Roberto Busato, che ne hanno illustrato le ragioni e gli obiettivi: “Partiremo da un’analisi del contesto di riferimento, dunque dei megatrend dello scenario post-pandemico generale e del sistema socioeconomico del trentino – ha spiegato Manzana –. Cercheremo di dare una risposta concreta alle domande fondamentali dello sviluppo territoriale: perché un’impresa dovrebbe scegliere il Trentino e non un altro territorio? Perché dovrebbe farlo una famiglia? Un lavoratore? Un talento? Uno studente? Un turista? Raccoglieremo indirizzi e contributi, elaboreremo messaggi e proposte, con l’intento di fornire elementi di conoscenza innovativa e chiavi interpretative sui temi prioritari per la crescita del nostro tessuto e del nostro sistema, avendo ben presente che il fine ultimo di questo nuovo modello di sviluppo al quale tendiamo è la persona”.
Nella cabina di regia del progetto siede, accanto a Confindustria Trento, un partner di assoluta eccellenza: The European House – Ambrosetti, tra i principali Think Tank privati a livello mondiale e il primo in Italia. «Con la consulenza di The European House - Ambrosetti – ha aggiunto Busato – i gruppi di lavoro costituiti in seno all’Associazione dai rappresentanti del Consiglio di Presidenza e da un gruppo di imprenditori sensibili e competenti approfondiranno tre ambiti tematici, elaborando indirizzi di sviluppo che confluiranno in altrettanti documenti di orientamento e posizionamento strategico, che saranno presentati in forma di position paper in tre step successivi, in concomitanza con le Assemblee di Confindustria Trento del 2021, 2022 e 2023. Il progetto ha anche ricevuto l’importante supporto di Sparkasse, che ringraziamo per condividere con noi questo percorso».
«Il particolare momento che stiamo attraversando ha innescato, da un lato, e accelerato, dall’altro, alcuni megatrend che ridisegnano gli scenari di riferimento, chiamando le imprese e i territori ad organizzarsi per gestirli - commenta Lorenzo Tavazzi, partner e responsabile dell'Area Scenari e Intelligence di The European House – Ambrosetti –. Siamo orgogliosi di poter affiancare Confindustria Trento in questo ambizioso percorso di analisi e confronto con il sistema produttivo, che delineerà i temi-chiave da affrontare per il prossimo futuro, anche attraverso l’identificazione di iniziative concrete da implementare nel territorio.
L’attuale momento spinge verso una forte ripresa che non può prescindere, per un Paese come l’Italia, dalla rivalorizzazione della sua componente industriale e manifatturiera - che diventa ancor di più un fattore strategico nella fase post-Covid - così come dalla ricostruzione delle condizioni di competitività sui mercati internazionali, oggi sempre più complessi, e da una crescente apertura verso l’esterno».
I tre ambiti di approfondimento si legano ai cardini di un pensiero industriale ispirato ai valori di un nuovo umanesimo. Il primo, Centralità dell’individuo e della qualità della vita; il secondo, Transizione sostenibile, il terzo, che comprende e sviluppa i precedenti, Società “Trentino 5.0”, un modello centrato sul benessere dell’essere umano che implica un approccio di sviluppo integrato tra aziende e territorio, per il quale sarà necessario il contributo di tutti gli stakeholder.