Riforma dell’Agenzia per l’Ambiente, per Legambiente «depotenziata», per Tonina «maggiormente efficiente»
La «bandiera nera» degli ambientalisti alla Provincia fa scattare la replica dell’assessore provinciale: «abbiamo fatto chiarezza sui ruoli, specificando chi rilascia le autorizzazioni e chi svolge attività ispettiva»
IL CASO Le "pagelle" di Legambiente
IL FATTO Così è stata cambiata l'Agenzia
TRENTO. E’ rimbalzato su tutti i media nazionali il giudizio negativo (con la «bandiera nera») di Legambiente sulla riorganizzazione dell’Agenzia Provinciale per l’Ambiente (Appa). E alle critiche dell’associazione ambientalista («la riorganizzazione dell'Agenzia Provinciale per l'Ambiente depotenzia tutte le sue attività tecniche e di controllo») replica immediatamente l’assessore comptente, Mario Tonina, promotore della delibera contestata.
«La riorganizzazione dell’Agenzia provinciale per l’Ambiente, a circa un anno dalla sua attuazione, ha portato maggiore efficienza ed efficacia nell'azione amministrativa di tutela ambientale» afferma l’assessore provinciale all’ambiente.
«Con la riorganizzazione – precisa Tonina – abbiamo fatto chiarezza sui ruoli, specificando chi rilascia le autorizzazioni e chi svolge attività ispettiva. L’esperienza nella gestione dei processi amministrativi nel settore ambientale dimostra che per rafforzare e migliorare dal punto di vista qualitativo le attività permissive e di vigilanza è fondamentale stabilire e promuovere un buon livello di comunicazione e di collaborazione fra gli addetti al rilascio delle autorizzazioni ed il personale chiamato a svolgere attività di controllo e vigilanza. Una collaborazione che però mantiene inalterata la distinzione, netta, fra attività autorizzatoria ed ispettiva, che mantengono la loro autonomia».
Per Tonina «Abbiamo così trovato il giusto equilibrio tra il principio della separazione fra la funzione ispettiva e quella autorizzatoria e l'interesse pubblico di garantire un efficace controllo ambientale del nostro territorio. Il nuovo sistema - conclude Tonina - sta dando risultati estremamente positivi, se consideriamo che mai come nel corso del 2020/2021, nonostante la pandemia, si sia riusciti a svolgere una significativa attività di controllo ambientale con indagini importanti riguardanti grosse imprese del nostro territorio e garantendo grande collaborazione, nelle attività di monitoraggio e controllo, alle forze dell'ordine e alla Procura della Repubblica, competente sui reati di danno ambientale».
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La delibera della riforma dell'Appa