La grande traversata delle Alpi in bici, la sfida di Michele Grieco
Atleta paralimpico, con una protesi a una gamba, è partito da Trieste e farà 1800 chilometri e ben 43 mila metri di dislivello
PERGINE. Michele Grieco ha la gioia nel cuore quando racconta la sua prima tappa nella personalissima Transalp che lo ha visto partire sabatoda Trieste e che in due settimane scarse lo porterà al confine tra Liguria e Costa Azzurra in bicicletta.
Michele, 30 anni, di Pergine, di professione tecnico del verde, è un atleta di Obiettivo3, il progetto varato da Alex Zanardi, il campione che oggi sta lottando per una nuova complicata rinascita: ha partecipato alla staffetta nazionale sia nel 2020 che lo scorso giugno.
Michele corre con ottimi risultati nonostante una protesi a una gamba, dopo una malattia che lo colpì in adolescenza. Ma la sua forza di volontà è più forte di tutto.
L'anno scorso, in estate, Michele, sostenuto dall'Adige, aveva fatto il Giro del Trentino in sella alla sua bici: un modo per conoscere meglio il proprio territorio e allenarsi. Ma l'appetito vien mangiando e già nel 2020 Michele aveva accarezzato l'idea di attraversare in bici tutto l'arco alpino.
Detto fatto: un inverno di allenamenti e sabatoè stato il grande giorno. Arrivato a Trieste con alcuni amici, alle 4.45 del mattino, con il fresco e prima dei temporali, Michele ha inforcato la sua bicicletta in Piazza Unità d'Italia, la grande piazza triestina aperta sul mare tra edifici liberty, ha percorso la strada costiera tra le rocce, con viste sul castello di Miramare e di Duino, per poi dirigersi verso Gorizia.
«Dovevo sconfinare per un tratto in Slovenia - racconta Michele - ma i temporali in agguato mi hanno fatto prudentemente optare per le strade del Collio. Bellissime colline vitate, ottime ciclabili fino a Cividale del Friuli».
Poi verso Nord fino a Gemona e la notte in campeggio, nella sua tendina, sulle rive del Lago dei Tre Comuni. «Ho apprezzato la varietà del paesaggio del Friuli-Venezia Giulia - racconta al termine dei 130 km Michele - ovvero il mare di Trieste, le colline di Gorizia, le montagne a Nord di Udine».
Oggi nuova partenza all'alba, la salita di Passo Zovo e del Monte Croce Comelico con arrivo a Misurina. Domani tappa a Bressanone, dove abbraccerà la moglie Sara e poi via di nuovo verso lo Stelvio. Poi alcuni giorni in territorio svizzero.
Sullo Spluga pedalerà con un amico atleta paralimpico e incontrerà altri amici di Pelle Azzurra, un progetto di mental coaching per atleti che puntano alle Olimpiadi e paralimpiadi. «Il mio sogno - confida Michele - è essere a Parigi nel 2024».
Intanto, pedalata dopo pedalata, ci sono le Alpi da superare in questi 13 giorni: 1800 km e soprattutto ben 43.000 metri di dislivello. Proprio oggi un dislivello di giornata da tremila metri. Le previsioni meteo sono buone. Michele con la maglia verde dell'Adige non lo ferma più nessuno.