Green pass: si avvicina per i dipendenti pubblici, ipotesi anche per i lavoratori della ristorazione e altri ambiti
Il governo prepara la fase 3 del certificato, con una nuova estensione dell'obbligo anche per chi si trova maggiormente a contatto con le altre persone durante lo svolgimento dell'attività professionale
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ROMA. Nessun cambio di colore per l'Italia, con la Sicilia unica in giallo, dopo la cabina di regia settimanale di ieri; aumentano però le regioni classificate a rischio covid moderato: sono 17, con la Sicilia che spicca per aumento di contagi. Scende invece l'indice rt.
Oggi, sabato, sono previste nuove manifestazioni no-vax/pass.
I ministri Bianchi e Speranza prospettano la possibilità di non indossare la mascherina nelle classi dove tutti gli studenti siano vaccinati, ma i presidi paventano il rischio di "emarginazione" per gli altri ragazzi.
Cresce intanto il dibattito su green pass e obbligo di vaccinazione.
Il ministro della salute, Roberto Speranza, dopo le parole del premier Draghi di giovedì, annuncia che nei prossimi giorni arriveranno decisioni per l’estensione del certificato «ad altri ambiti della vita delle persone».
Il rappresentate del governo aggiunge anche che non è preclusa la possibilità, nel caso «ve ne dovesse essere bisogno» di «poter anche utilizzare l'obbligo di vaccinazione, che già esiste per il personale sanitario e che la Costituzione consente con iniziativa legislativa e che noi riteniamo sia uno strumento a disposizione del Parlamento e del governo nel caso in cui ciò dovesse essere necessario».
In tema di certificato verde sembra proseguire la road map avviata il 6 agosto scorso quando fu deciso il suo obbligo per accedere nei ristoranti, bar e cinema.
Il primo settembre si è avuta la seconda accelerazione che ha riguardato, in primo luogo, scuola e trasporti.
E giovedì l'ulteriore step, con l'approvazione di un emendamento che estende a 12 mesi la validità del pass, che potrà essere ottenuto anche con i test salivari.
Entro la metà di settembre, quindi, potrebbe essere fissata la cabina di regia per valutare nuovi possibili ambiti di applicazione a cominciare dai dipendenti pubblici.
Altri ambiti che saranno oggetto di valutazione per l'obbligo di green pass sono il lavoro nei bar, ristoranti, attività sportive e spettacoli.
Sul fronte delle aziende private, dove l'obbligo è caldeggiato fortemente da Confindustria, per ora ci si limita all'equiparazione delle mense ai ristoranti, mentre per un'estensione serviranno accordi ad hoc.
Su un utilizzo esteso del certificato si è detto favorevole l'ex premier Giuseppe Conte che ha lanciato una sorta di appello in tema di vaccinazione: «Pregherei tutti gli esponenti politici di prendere posizione in modo molto chiaro perché il vaccino è l'unica via per superare questa situazione. Sull'obbligatorietà dobbiamo spingere in tutte quelle situazioni dove ci sono assembramenti».
Il lavoro di analisi del governo dovrà tenere d'occhio l'andamento della campagna vaccinale.
La struttura commissariale ha ribadito, a più riprese, che quota 80%, l'equivalente dell'immunità di gregge, potrà essere raggiunta entro la fine di settembre.
Ad oggi è al 70,88 % la popolazione over 12 immunizzata e sono 78.497.024 le dosi somministrate.
La campagna sembra procedere spedita nelle fasce scolari, quelle under 19 dove il 60% ha ricevuto almeno una dose: si tratta di oltre 2 milioni e 700 mila ragazzi.
Frfa gli insegnanti la copertura è già oltre il 90% nella media nazionale.
Tra gli over 50 la situazione sembra diversa con una fetta non vaccinata che resta di 3 milioni e 700 mila persone.
In base al report settimanale sull'andamento delle inoculazioni nella fascia di età 50-59 anni, i soggetti che non hanno ricevuto alcuna dose sono 1.846.352 pari al 19,13% della popolazione che comprende 9.651.5417.
Nella fascia compresa tra i 60 e i 69 anni sono 1.021.269 i soggetti senza vaccino pari 13,52% della popolazione composta da 7.553.486.
Intanto, dopo il flop delle manifestazioni del popolo del «no» del primo settembre scorso, oggi sono attese iniziative in alcune città.
Come al solito gli strumenti per darsi appuntamento sono i social network e Telegram.
Nelle chat continuano a comparire insulti e vere e proprie minacce di morte come avvenuto nei giorni scorsi al ministro degli Esteri, Luigi Di Maio e al presidente della Liguria, Giovanni Toti. Le procure di Torino e Genova sono al lavoro.
Si fa l’ipotesi di essere in presenza di una struttura organizzata con lo scopo di sabotare la campagna e intimidire chi è a favore del pass e del vaccino.