Continua la caccia all'uomo che ha assassinato la giovane moglie a Noventa Vicentina
Pierangelo Pellizzari, disoccupato di 61 anni, è fuggito con la pistola in pugno dopo aver sparato alla trentenne Rita Amenze nel parcheggio della ditta in cui lavorava la donna
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NOVENTA VICENTINA. Era solo lei, Rita, a lavorare in famiglia, ma neanche questo è importato a Pierangelo, il marito, che sotto la spinta di chissà quale folle rancore l'ha attesa alle 7 del mattino mentre andava in fabbrica, freddandola con 4 colpi di pistola.
Poi, Pierangelo Pellizzari, 61 anni, disoccupato, con una condanna per minacce e lesioni alla precedente compagna, è diventato un uomo in fuga.
Lasciata la giovane moglie morente a terra nel parcheggio della ditta Mf Funghi, a Noventa Vicentina, è salito sulla sua Jeep grigia ed è sparito.
I carabinieri gli stanno ancora dando la caccia, e parallelamente proseguono le ricerche nei campi, nei fossati e negli altri possibili nascondigli vicino alla sua casa di Villaga, perché non si può escludere che l'omicida possa averla fatta finita, togliendosi la vita con la pistola.
Una giornata drammatica anche per le dipendenti della ditta vicentina dove Rita Amenze, 30 anni, di origini nigeriane, lavorava, un'azienda di inscatolamento di funghi freschi.
Allo stabilimento si arriva con una stretta stradina, isolata, una laterale di Via Frassenelle., non distante dall'autostrada A31 Valdastico.
La giovane è arrivata puntuale, in macchina, al parcheggio dell'azienda, senza sospettare ciò che la aspettava: giunto prima di lei, poco dopo le 7, l'uomo ha atteso dietro ad un cespuglio, e quando la moglie è scesa dall'auto ha fatto scattare l'agguato; le si è avvicinato, ha estratto una pistola ed ha fatto fuoco, sparando al petto della vittima 4 colpi a bruciapelo.
Una scena scioccante per le altre operaie che dovevano iniziare il turno di lavoro. Alle molte che hanno assistito, terrorizzate, alla scena dell'omicidio.
Colpita a morte, Rita è scivolata a terra tra due auto, mentre l'assassino è salito a bordo di una Jeep grigia ed è fuggito.
I testimoni hanno dato l'allarme. Subito è iniziata la caccia all'uomo, in tutta la provincia di Vicenza, con decine di carabinieri e poliziotti sulle tracce di Pellizzari.
Per rintracciare il killer i carabinieri hanno fatto alzare in volo anche un elicottero, che ha sorvolato una vasta area del Basso Vicentino.
Poi è giunta la segnalazione che l'auto dell'omicida era stata trovata abbandonata vicino alla casa dove risiede, in via Quargente di Villaga (Vicenza), a pochi chilometri dal luogo in cui l'uomo aveva sparato.
L'abitazione è stata circondata dai carabinieri, armati e con i giubbotti anti proiettile, mentre le ricerche, condotte anche dalla polizia, proseguivano sul territorio e sulla rete autostradale; dato che vicino a Villaga scorre la A31 Sud.
Tutto finora però è stato inutile.
L'uomo, al quale il porto d'armi era stato revocato nel 2008, ha con sé la pistola, e quindi potrebbe essere molto pericoloso.
Secondo quanto è stato ricostruito, da almeno una settimana la giovane donna si era allontanata da casa in seguito ad un litigio scoppiato col marito per alcuni dissapori legati ad un suo viaggio in Nigeria, dal quale era appena rientrata.
Rita Amenze era arrivata in Italia nel 2017 come rifugiata, e poco dopo aveva conosciuto Pellizzari, l'uomo che sarebbe divenuto il suo assassino, sposandolo e andando a vivere con lui.
Un altro femminicidio che ha funestato il Veneto dopo solo 5 giorni dall'altro terribile fatto di sangue avvenuto domenica a Calmasino (Verona).
In questo caso vittima e carnefice non si conoscevano, non c'era un legame familiare.
Ma il copione della morte di Chiara Ugolini, la 27enne assassinato da un 38enne vicino di casa, che l'ha aggredita mentre era da sola nel suo appartamento, sembra identico a quello dei troppi omicidi di donne vittime di mariti, compagni, uomini sconosciuti che le scambiano per "prede". L'altro ieri Chiara, oggi Rita.