Via libera del governo: green pass obbligatorio per tutti i lavoratori e per chi opera nel volontariato. IL SONDAGGIO
Estensione Green pass: in Cdm arriva via libera unanime al nuovo decreto. Chi non si vaccina non potrà essere licenziato. Prezzo calmierato per i tamponi
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SANZIONI Multe fino ai 1.500 per chi non ha il green pass
ROMA. Il Consiglio dei ministri ha dato il via libera all'unanimità al nuovo decreto legge per l'estensione del Green pass a tutti i luoghi di lavoro, dal 15 ottobre al 31 dicembre. "La novità è che è una strategia universalistica, andiamo a toccare tutto il mondo del lavoro pubblico e privato e per il privato dipendente e autonomo, un insieme di 23 milioni di lavoratori". Così il ministro Renato Brunetta in conferenza stampa dopo il via libera al decreto sull'estensione del Green pass.
L'obbligo dunque si applicherà ad esempio all'idraulico o all'elettricista che svolga il suo lavoro nel pubblico e nel privato, ma anche a colf e badanti. La norma dispone infatti che "chiunque svolge una attività lavorativa nel settore privato è fatto obbligo, ai fini dell'accesso nei luoghi in cui la predetta attività è svolta, di possedere e di esibire su richiesta la certificazione verde". I test antigenici saranno gratuiti solo per gli esenti previsti dalla circolare del ministero della salute. Lo ha detto il ministro della Salute, Roberto Speranza, in conferenza stampa.
Obbligo di Green Pass per i lavoratori: siete d'accordo?
I guariti dal Covid non dovranno più attendere 15 giorni dalla prima dose di vaccino anticovid per avere il green pass ma lo otterranno subito dopo la prima somministrazione. È quanto prevede la bozza del decreto che estende la certificazione ai luoghi di lavoro. L'articolo 4 comma 3 modifica infatti la normativa attuale sostituendo il passaggio in cui si affermava che la certificazione era valida "dal quindicesimo giorno successivo alla somministrazione" con le parole "dalla medesima somministrazione".
L'estensione del Green pass scatterà, probabilmente dal 15 ottobre, per tutti i lavoratori pubblici e privati.
Tra le novità, la sospensione dal lavoro, e quindi dallo stipendio, dopo 5 giorni di accesso senza certificato. Per le farmacie verso l'obbligo di prezzi calmierati per i tamponi. Il governo inoltre chiede di estendere l'obbligo di Green pass anche a Quirinale, Consulta e Parlamento.
L'obbligo di certificato è esteso anche a chi opera nelle associazioni di volontariato. Verrà estesa la validità dei tamponi a 72 ore e non più a 48. Ci sarà un ulteriore calmieramento dei prezzi dei tamponi ed estendere la validità del loro esito da 48 a 72 ore.
Green pass subito ai guariti dopo la prima dose
I guariti dal Covid non dovranno più attendere 15 giorni dalla prima dose di vaccino anticovid per avere il green pass ma lo otterranno subito dopo la prima somministrazione. E' quanto prevede la bozza del decreto che estende la certificazione ai luoghi di lavoro. L'articolo 4 comma 3 modifica infatti la normativa attuale sostituendo il passaggio in cui si affermava che la certificazione era valida "dal quindicesimo giorno successivo alla somministrazione" con le parole "dalla medesima somministrazione".
Chi è senza non può essere licenziato
Chi non ha il Green pass avrà comunque il "diritto alla conservazione del rapporto di lavoro". Lo specificano le norme della bozza del dl per il "super" Green pass, suscettibile di modifiche in Cdm. La bozza prevede sanzioni, inclusa la sospensione e lo stop allo stipendio, per chi per cinque giorni consecutivi si presenti al lavoro senza Green pass. Ma in ogni caso non si potrà arrivare al licenziamento del lavoratore.
Obbligo per eletti e vertici delle istituzioni
L'obbligo di Green pass per l'accesso ai luoghi di lavoro si applica anche "ai soggetti titolari di cariche elettive o di cariche istituzionali di vertice". La bozza di dl Green pass estende così l'obbligo - e relative sanzioni - a sindaci e presidenti di Regione, nonché ai consiglieri. Sugli organi costituzionali, come le Camere, però, il governo non può intervenire dal momento che hanno autodichia, autonomia decisionale, dunque una norma dispone: " Gli organi costituzionali, ciascuno nell'ambito della propria autonomia, adeguano il proprio ordinamento".
Magistrati in tribunale solo con il pass, esclusi gli avvocati
L'obbligo di esibire il green pass varrà dal 15 ottobre anche per i magistrati, compresi quelli onorari, gli avvocati e i procuratori dello Stato e i componenti delle commissioni tributarie che devono accedere agli uffici giudiziari. Lo prevede la bozza del decreto approvato dal Cdm nel quale si afferma che le disposizioni non valgono invece per "avvocati e altri difensori, consulenti, periti e altri ausiliari del magistrato estranei alle amministrazioni della giustizia, testimoni e parti del processo". L'accesso senza il pass, dice ancora il decreto rappresenta un "illecito disciplinare" e come tale sarà sanzionato
Obbligo vale anche per autonomi e badanti
L'obbligo di Green pass per l'ingresso nei luoghi di lavoro vale per tutti i lavoratori privati, dunque sono inclusi gli autonomi e i collaboratori familiari.